Non solo politica: il primo legame di Silvio Berlusconi con la Calabria risale agli anni precedenti la sua discesa in campo con Forza Italia, precisamente al 27 novembre del 1991, quando all’imprenditore milanese proprietario della Fininvest venne conferita la laurea honoris causa in Ingegneria gestionale dalla Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ della Calabria di Rende (Cosenza). La decisione di conferire a Berlusconi la laurea honoris causa fu presa a maggioranza dal Consiglio di Facolta’ all’epoca presieduto dal professor Jacques Guenot.
Secondo quanto riportato da alcuni resoconti dell’epoca, ad accompagnare Berlusconi a ricevere il prestigioso riconoscimento accademico anche due suoi storici collaboratori, Fedele Confalonieri e Gianni Letta. Tra gli interventi, quello della commissione di laurea, del Rettore dell’Unical Giuseppe Frega, e dei due relatori, il professore Francesco Del Monte, docente di Economia e Organizzazione aziendale, e il professore Antonio Borghese, docente di Finanza Aziendale, che illustrarono le motivazioni del conferimento del titolo universitario: “La scelta dei settori operativi dalla televisione alla pubblicita’, dall’edilizia alle assicurazioni, dal cinema alla grande distribuzione – disse il professor Del Monte – rappresentano la logica del candidato ingegnere gestionale Berlusconi a configurare nelle sue attivita’ una tipica catena di valore attraverso la quale legare i grandi e complessi temi dell’innovazione con la sorprendente naturalezza di un linguaggio manageriale che pone nell’entusiasmo e nella valorizzazione della risorsa umana la vera chiave di successo della propria attivita’ economica e finanziaria”.
Non mancarono in quella occasione pero’ forti contrasti alla scelta di riconoscere a Berlusconi la laurea honoris in Ingegneria gestionale, e nel suo discorso lo stesso Berlusconi vi fece cenno: “Mi dispiace – sottolineo’ Berlusconi all’Universita’ della Calabria – che questo fatto abbia potuto creare un minimo di divisione anche perche’ normalmente sono un convinto uomo di concordia. Di solito io metto d’accordo la gente che litiga, spero succeda anche stavolta”.