“Oggi il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, pone sotto i riflettori l’evidente squilibrio, non sufficientemente rafforzato dal decreto di Salvini sul Ponte sullo Stretto, tra il concedente pubblico e la parte privata, con la maggior parte dei rischi trasferiti al pubblico. La gestione del Ponte sullo Stretto e le relative manovre del ministro delle Infrastrutture Salvini sollevano quindi serie preoccupazioni, non più solo quelle degli ecologisti”.
Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Come denunciato da Busia – aggiunge – le proposte migliorative del decreto, suggerite dall’Anac, sono state ignorate: il fatto che, per il governo, le osservazioni degli organi di controllo siano superflue è il chiaro segnale di un sistema che non funziona come dovrebbe. E difatti l’intenzione è quella di ritoccare il Codice degli appalti e aprire la strada a quelle che l’Anac stessa definisce ‘scorciatoie’ in grado di facilitare fenomeni corruttivi. Tra l’altro mi domando se il cda della società ‘Stretto di Messina’ sia diventato un ufficio di collocamento, vista la nomina di Francesco Saccomanno il cui unico titolo è di essere commissario regionale della Lega in Calabria”.
“Ritengo fondamentale – conclude – garantire trasparenza e controllabilità quando si parla di opere finanziate con il denaro delle cittadine e dei cittadini italiani, a maggior ragione se si tratta dei progetti del Pnrr: bisogna evitare che queste importanti risorse finiscano nelle mani sbagliate. La manovra del Governo, concretizzatasi nel voto di ieri sul dl p.a, per depotenziare l’autorità di vigilanza della Corte dei Conti è inaccettabile”.