Come prevedibile, l’Agenzia delle Entrate di Reggio Calabria ha respinto la proposta di stralcio al 95% dei debiti tributari della Reggina. Con tanto di motivazione ed allegato parere legale, trasmesso nei giorni scorsi agli organi competenti. Il sodalizio di via delle Industrie aveva inserito tale stralcio come ipotesi, nel piano per la ristrutturazione del debito depositato circa un mese fa.
Adesso la palla passa al Tribunale fallimentare di Reggio, il quale può imporre all’Agenzia delle Entrate lo stralcio in quanto utile al raggiungimento base del 60% della massa creditizia, ai sensi dell’art. 70 comma 9 del Codice crisi impresa ed insolvenza che recita così (il riferimento al comma 3 consiste nei 20 giorni di tempo per presentare opposizione):
Quando uno dei creditori o qualunque altro interessato, con le osservazioni di cui al comma 3, contesta la convenienza della proposta, il giudice omologa il piano se ritiene che comunque il credito dell’opponente possa essere soddisfatto dall’esecuzione del piano in misura non inferiore all’alternativa liquidatoria.
p.f.