“Noi dobbiamo essere in grado di coniugare il tema della legalità con quello dello sviluppo. Solo così saremo in grado di proporre al territorio ed alla comunità un modello vincente in grado di contrapporsi in maniera netta, ed efficace, ai tentacoli dell’economia mafiosa, offrendo ai cittadini una via autentica e percorribile da seguire sulla strada di una crescita sostenibile, economicamente e socialmente, dell’intera comunità cittadina”. E’ quanto ha affermato il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana intervenendo a Palazzo Alvaro nel corso dell’incontro dal titolo “Interdittiva antimafia, tra controllo giudiziario e prevenzione collaborativa. I riflessi sull’economia del territorio”, organizzato dalla Camera Penale di Reggio Calabria e da Aiga – sezione di Reggio Calabria.
All’incontro, tenutosi nella Sala Perri del Palazzo della Città Metropolitana, erano presenti le massime autorità del sistema giudiziario cittadino. Ai saluti degli organizzatori e dei tanti ospiti presenti, sono seguiti gli interventi del Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, della Presidente del Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione Natina Pratticò, del Sostituto Procuratore Stefano Musolino, e dei docenti dell’Università Mediterranea, Ettore Squillaci e Natale Polimeni.
“Confronti di straordinaria qualità come quello odierno – ha affermato ancora Versace – in grado di mettere allo stesso tavolo soggetti e professionalità differenti e complementari, hanno il merito di riaccendere i riflettori su un tema annoso ma quanto mai attuale. Il sistema delle interdittive antimafia è infatti uno dei gangli centrali attraverso i quali la giustizia riesce a incidere sul tessuto economico ed imprenditoriale di un territorio, tentando di riportare gli aspetti legati alle attività produttive sul binario della legalità e dell’economia virtuosa. Concordo quando si afferma che la sfida dello Stato oggi è quella di far funzionare le aziende che rientrano nel sistema della legalità. E’ un aspetto fondamentale per contrapporsi ai modelli criminali che proprio attraverso le aziende infiltrate esercitano il controllo sociale del territorio. Ma è chiaro che per fare ciò servono le giuste professionalità, i mezzi necessari ed anche strumenti normativi utili ed al passo con i tempi”.
“Per questo ritengo importante l’occasione di confronto promossa dalla Camera Penale reggina e dalla sezione locale dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, che ringrazio per l’opportunità che ci offrono. Un plauso quindi a chi ha voluto, con grande lungimiranza, proporre questo genere di confronto, in particolare in un territorio come il nostro dove il tema delle interdittive riveste una grandissima rilevanza sociale. La speranza – ha concluso Versace – è che, come già accaduto in altre occasioni, da Reggio Calabria possa levarsi una piattaforma programmatica in grado di proporre al legislatore nazionale anche dei migliorativi dell’attuale sistema. Non c’è dubbio che le autorevoli voci che hanno avuto l’occasione di prendere parte all’incontro odierno siano assolutamente in grado di proporre aggiornamenti normativi utili a programmare una riforma di questo settore”.