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Fusione dei Comuni, il sindaco Caruso: “Modifica alla legge regionale esclude enti locali e cittadini da processo decisionale, la impugneremo”

“Cosenza non si inchina alla volontà di un centro destra, o parte di esso, che vorrebbe soggiogarla e cancellare con una spugna il suo glorioso passato ed intaccare il suo ruolo di città capoluogo a soli fini elettoralistici”.
Lo afferma il sindaco Franz Caruso che incalza: ” La modifica alla legge regionale sulle fusioni dei Comuni, deliberata ieri dal Consiglio Regionale della Calabria, che avoca a sé “pieni poteri”, escludendo dal processo decisionale gli Enti Locali ed i cittadini rappresenta, infatti, un palese tentativo di mortificare i Comuni, presidi di democrazia e legalità, intaccandone l’autonomia che non si può accettare supinamente. Così come non può essere calpestata la volontà popolare”.
“Estromettendo dal procedimento di fusione la voce dei Consigli Comunali interessati, legittimamente eletti, e depotenziando il referendum popolare, solo consultivo – prosegue il Primo Cittadino –  la Città Unica a cui si dice di tendere a parole, rappresenta già un fallimento perché la si vuole imporre dalla Regione Calabria a colpi di maggioranza. Esperti di levatura nazionale, peraltro, parlano di colpo di mano del consiglio regionale che mortifica la volontà popolare, definendo il processo che si vuole portare avanti per la città unica di Cosenza, Rende e Castrolibero una “fusione a freddo” con cui non si va da nessuna parte.
E’ del tutto evidente, dunque, che il fine ultimo del centrodestra calabrese, o parte di esso, non ha come benessere della collettività né il futuro dei territori che, a questo punto, è legittimo affermare si tenta di asservire al potere di pochi, ossia della maggioranza della Cittadella Regionale. Fini elettoralistici fondati su obiettivi personalistici, aggiungo, legati alla nota vicenda del dissesto milionario lasciato a Cosenza dall’ex sindaco fratello del governatore della Calabria, a cui non avrei mai immaginato potessero piegarsi rappresentanti importanti della destra cittadina e calabrese nei cui confronti, seppur da latitudini ideologiche partitiche del tutto differenti per storia e tradizione, ho sempre nutrito stima”.
“A Palazzo Campanella si è consumata  una barbarie legislativa – conclude il sindaco Franz Caruso –  che dopo aver sbattuto le porte in faccia anche all’Anci Calabria mortificando il ruolo dei sindaci democraticamente eletti, apre le porte ad una stagione infausta sotto il profilo democratico e liberale contro cui combatteremo impugnando la normativa in tutte le sedi deputate per l’affermazione dei diritti costituzionalmente garantiti.  Cosenza ed i cosentini pretendono rispetto!”.
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