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Numerosa delegazione dell’Area Vasta Cz-Kr-Vv domani a Napoli per la mobilitazione unitaria dal tema “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”

Prosegue la mobilitazione dei sindacati confederali “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”. Dopo le grandi manifestazioni di Bologna e Milano, Cgil, Cisl e Uil, domani alle 10.30 si ritroveranno a Napoli: dal palco allestito nella città partenopea si alterneranno gli interventi di delegati e pensionati, e prenderanno la parola, nell’ordine, i segretari generali di Cgil, Uil e Cisl Maurizio Landini, PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra.

Alla manifestazione interregionale di domani sarà presente anche una numerosa delegazione della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, che si è preparata all’importante appuntamento con una serie di assemblee intercomunali avvenute in particolare sui luoghi di lavoro, oltre che nelle sedi di Camere del Lavoro e categorie.

“Nelle scorse settimane, ci siamo preparati alla manifestazione di domani discutendo delle grandi questioni che dovrebbero essere una priorità nell’agenda politica del governo e diventano per noi richieste unitarie per cui mobilitarci – spiega il segretario generale dell’Area Vasta Enzo Scalese -. Dalla tutela dei redditi dall’inflazione ed aumento del valore reale delle pensioni e dei salari, dal rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati, alla riforma del fisco, al potenziamento occupazionale e incremento dei finanziamenti al sistema sociosanitario, fino alla riforma del sistema previdenziale: sono solo alcuni dei temi che devono essere affrontati con urgenza”.

“Su tutti – sostiene ancora Scalese – il lavoro: diciamo no alla precarietà. Chiediamo un mondo del lavoro orientato e garantito da investimenti, da un sistema di formazione permanente, da politiche attive, e da ammortizzatori sociali funzionali alla transizione. Basta morti e infortuni: occorre ridare valore al lavoro, eliminare i subappalti a cascata e incontrollati, e portare avanti una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato. Servono politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare una transizione ambientale sostenibile, sociale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo con particolare attenzione al Mezzogiorno e puntando alla piena occupazione”.

“Saremo a Napoli per chiedere che il cambiamento del Paese e dell’Europa si coniughi con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne che in questi anni, anche a causa della pandemia e della guerra, sono invece peggiorate”, conclude Scalese.

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