“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
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Italia del Meridione: “Continua la battaglia contro l’autonomia differenziata proposta dal ministro Calderoli”

“Dopo i vari sit in e le varie manifestazioni partendo da Roma e continuando in  Campania, Calabria e Basilicata, il vice segretario federale Giuseppe Perri nella giornata di ieri ha partecipato all’incontro dal titolo Autonomia Differenziata tenutosi al senato .

Dai vari interventi, specifica il vice segretario Perri, sono emersi in modo netto – forti incongruenze costituzionali  ed enormi tratti di disparità sociale ed economiche che il ddl porta in seno, a tutto vantaggio delle regioni del nord Italia .

La parola d’ordine per Italia del Meridione, giunti a questa fase resta inevitabilmente: BATTAGLIA PARLAMENTARE E SENSIBILIZZAZIONE CONTINUA DELL’OPINIONE PUBBLICA CENTRO MERIDIONALE .

Per tali ragioni , annuncia Il vice segretario Perri, stiamo già organizzando un allargato dibattito , che metterà a confronto in primis il mondo parlamentare con la partecipazione dei vari Governatori regionali , il mondo del lavoro , quello sanitario e rappresentanti dell’area industriale con particolare riguardo alle pmi.

L’Italia del meridione – ribadisce il vice segretario – non arretra !

Prima di procedere sulla strada dell’autonomia differenziata , vanno garantiti prima i LEA ed i LEP , dimostrando oggettivamente dove sono le coperture Finanziarie , e poi assicurare un riequilibrio della nefasta spesa storica .

Conclude Perri – i contribuenti ed i relativi contributi dei cittadini meridionali non hanno minor peso o valenza di quelli del settentrione.  E’ inammissibile pur nel rispetto e nell’applicazione della costituzione, far passare un sistema autonomistico che nella sua applicazione demarcherebbe ulteriormente il divario, già abissale, tra nord e sud, acutizzando il problema dell’esodo culturale, economico e sanitario  verso regioni sempre più avvantaggiate .

Il sistema Italia e nello specifico il sistema Nord Italia è consapevole del rallentamento che sta registrando, solo attraverso il rilancio del Meridione possiamo dare una un nuovo indirizzo e una nuova ripartenza dell’Italia e dell’ Europa”.

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