“La nostra promessa è che certamente non dimenticheremo. Non possiamo in alcun modo dimenticare il sacrificio e gli sforzi prodotti dai nostri medici e da tutti gli operatori sanitari, che negli ultimi tre anni hanno combattuto in prima linea per arginare e poi sconfiggere i terribili effetti della pandemia Covid. Un ringraziamento va a tutti loro, e naturalmente a chi ha pensato di omaggiarli dedicando una giornata di alto valore civile e sociale, che rende onore al lavoro di un comparto spesso bistrattato come quello della sanità, ma animato dal lavoro quotidiano ed encomiabile di migliaia di valenti professionisti”. E’ quanto afferma il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria Carmelo Versace partecipando quest’oggi ai lavori dell’incontro “Giuro di non dimenticare”, Prima giornata del personale medico, tenutosi nell’auditorium dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Reggio Calabria e promosso dalla Garante della Salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli.
“Personalmente – ha aggiunto Versace – ma anche a nome dell’intera comunità metropolitana, ci tengo a rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i nostri operatori sanitari. E’ grazie a loro, ai loro sacrifici, alla loro professionalità ed anche ai rischi che si sono presi in questi anni, che possiamo oggi affermare di esserci lasciati alle spalle quel periodo buio e difficile di crisi planetaria che è stata la pandemia Covid. Condivido la scelta della Garante Stanganelli di organizzare un momento per tributare il loro sacrificio e mi unisco al coro di ringraziamenti istituzionali, che quest’oggi ha abbracciato anche il mondo della scuola, nei confronti del personale sanitario”.
“Il nostro compito – ha concluso Versace – da rappresentanti degli Enti territoriali, è quello di mettere in evidenza le tante eccellenze che sono presenti nel nostro comprensorio, ed al contempo stimolare le autorità preposte affinchè ai medici ed al personale sia dato il giusto sostegno e siano create le migliori condizioni, in termini di organico, di strutture e di strumentazioni, affinché i professionisti del settore sanitario possano lavorare in maniera sempre più proficua, sicura e produttiva, al servizio della salute che dovrebbe essere un diritto primario dell’intera cittadinanza”.