Nella mattinata di ieri, lunedì 17 aprile, l’impresa esecutrice dell’intervento di pavimentazione di Piazza Maddalena ha recintato l’area interessata e dato inizio ai lavori.
Si tratta del secondo step di opere – il primo step, consistito nella messa in sicurezza dei costoni rocciosi a nord dell’abitato, è stato appena ultimato – finalizzate alla mitigazione del rischio idrogeologico e foraggiate con apposito finanziamento pari a un milione e centomila euro (€ 1.100.000,00) concesso dal Ministero degli Interni.
Data la rilevanza del cordone viario nei collegamenti urbani, si procederà limitando al massimo i disagi per la viabilità e per i residenti. Si parte dal reintegro delle sezioni laterali della piazza, prima la striscia sinistra poi quella destra, lasciando libera la circolazione veicolare nella parte centrale della strada e quella pedonale nel lato opposto. Terminata questa fase si proseguirà con la ricostruzione del cordone centrale e dei sottoservizi deteriorati. A questo punto sarà però necessario interdire al traffico l’intera piazza per il tempo strettamente occorrente, deviando i mezzi su Piazza Giovanni XXIII con sbocco a senso unico nella salita adiacente la farmacia Donadio, da qui a doppio senso verso Via Maddalena, direzione Vallone. Saranno ricavate isole di attraversamento per consentire l’accesso a Via Paglierina e il carico/scarico delle merci agli esercenti.
Il nuovo selciato sarà realizzato in pietra calcarea grigia, in tono con quello esistente. «Il nostro scopo – dichiara il vicesindaco Pasquale Maradei – era ed è quello di restituire bellezza e attrattività al salotto del paese. Disponiamo al momento di economie tali da immaginare un’estensione del tratto piastrellabile, sino a lambire l’intersezione con Via Vigna della Signora, nel principale obiettivo di uniformare le due diverse sezioni. Dovremmo tutti ricordare gli inconvenienti che sin dalla sua realizzazione, eravamo agli albori del Duemila, questo settore del borgo ha causato alla collettività. Mal eseguito sin dall’inizio, il selciato ha costretto le diverse amministrazioni succedutesi alla guida del Comune a rattoppare e a rincorrere le buche e le sconnessioni del manto stradale. Chi ha memoria, ricordi la genesi e le responsabilità di questo problema. Per noi – chiosa Maradei – si tratta, e lo diciamo con soddisfazione, dell’ennesima promessa mantenuta. Entro giugno prossimo, contiamo di riconsegnare ai moranesi un’agorà degna della sua storia».
«Vorremmo in questa occasione far rilevare ancora una volta – afferma il sindaco Nicolò De Bartolo – quanto la nostra squadra abbia seminato sin dal suo insediamento e quanto stia raccogliendo negli ultimi tempi. Avremo occasioni per presentarla la lista delle cose fatte, non è questo il momento. Tuttavia, en passant, desideriamo almeno attirare l’attenzione su quali siano i frutti del nostro lavoro di programmazione e cosa essi stiano producendo. Certo sappiamo di avere tanto da fare, ma non credo di sbagliare asserendo che siamo nelle condizioni di poter immaginare un futuro incoraggiante per il nostro borgo. Che sarebbe potuto essere migliore se non avessimo dovuto riparare ai guasti di discutibili scelte altrui. In ogni caso il processo di rigenerazione dei luoghi e di ciò che rappresenta le nostre radici non si arresta. Tanto per rispondere a chi – conclude il sindaco – puntava l’indice verso di noi accusandoci di inerzia. Guardiamo avanti con fiducia e speranza».