“Gli errori sono allegri, la verità è infernale” - Albert Camus
HomeCalabriaDecreto Cutro, il sindaco di Cosenza Caruso: "Ennesimo tentativo del governo Meloni...

Decreto Cutro, il sindaco di Cosenza Caruso: “Ennesimo tentativo del governo Meloni di mortificare i familiari delle vittime”

“Lo dico senza infingimenti: il Decreto cosiddetto “Cutro” è l’ennesimo tentativo del Governo Meloni di mortificare i familiari delle vittime del 26 febbraio scorso a Crotone. In esso infatti, si limita fortemente la protezione speciale, di carattere umanitario, per garantire l’asilo alle persone stranire sul suolo italiano, annullando le riforme che in un recente passato l’avevano, invece, rafforzata. A fronte di ciò si facilità di fatto l’espulsione e si potenziano i Centri di Permanenza per il rimpatrio. Non è così che un Paese civile, democratico e colto come l’Italia può rispondere all’emergenza che si riscontra sui temi dell’immigrazione”. Lo afferma il sindaco di Cosenza, Franz Caruso che, insieme ai colleghi sindaci di Roma Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lorusso, di Bologna Matteo Lepore e di Firenze Dario Nardella, chiede al Governo Meloni che:

sia rinforzata l’unitarietà del Sistema di Accoglienza italiano, valorizzando l’esperienza virtuosa del SAI, ovvero supportando attivamente la rete dei Comuni che quotidianamente affrontano in prima persona le sfide che i movimenti migratori in ingresso sottopongono ai nostri servizi, ai nostri territori e alle nostre comunità. Con un solo obiettivo: garantire percorsi di effettiva inclusione e tutela compatibili con i territori, evitando grandi centri di accoglienza, senza servizi e senza tutele, per tutti.

il Sai rimanga accessibile a richiedenti protezione e rifugiati.

i Cas vengano trasformati in hub di prima accoglienza, dedicati alle procedure di identificazione e di screening sanitario per poi procedere a trasferimenti rapidi nel sistema di seconda accoglienza ed inclusione, appunto il SAI.

vengano ripristinati i criteri di riparto che il Piano nazionale di accoglienza aveva indicato.

“Le urgenze sono, infatti, altre – conclude il sindaco Franz Caruso -, bene identificabili in un sistema di accoglienza che fa acqua da tutte le parti, soprattutto, con riferimento, per richiedenti asilo e rifugiati. A voler tacere sulle questioni attinenti i minori non accompagnati e sui tempi lunghissimi che si registrano  per il  rilascio dei permessi di soggiorno. Questioni che hanno bisogno di essere riformate per raggiungere un equilibrio nazionale del sistema di accoglienza, che non può prescindere dal coinvolgimento dei Comuni e da obiettivi di inclusione, integrazione e di garanzia dei diritti individuali.
Articoli Correlati