“Il prossimo 7 aprile sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione sul tema “Piazza De Nava: una lunga e sconcertante storia 5.zero”, alla quale parteciperà in qualità di gradito ospite il prof. Pasquale Amato, apprezzato storico reggino e docente di Storia dell’Europa Contemporanea presso l’Università per Stranieri di Reggio Calabria. La piazza, a pianta rettangolare, è intitolata al ministro reggino del Regno d’Italia Giuseppe De Nava promotore della ricostruzione di Reggio Calabria dopo il terremoto del 1908.
In tale area sono visibili tre stili architettonici: quello umbertino eclettico della seconda metà dell’ottocento, quello liberty, quello razionalista italiano del ventennio. Tali testimonianze verrebbero cancellate dalla nuova idea progettuale che prevede un’idea moderna che andrebbe a sconvolgere tali segni identitari.
Una cosa è ricostruire una città sulle macerie di un terremoto o di una distruzione per aggressione di un nemico esterno. In questi casi si possono effettuare anche modifiche radicali.
E Reggio è stata riedificata diverse volte nella sua plurimillenaria storia dopo eventi sismici o devastazioni per attacchi esterni a cominciare da quello del tiranno Dionisio I di Siracusa nel 386 aC. Tutt’altra cosa è invece sconvolgere una Piazza storica come quella dedicata dai reggini a Giuseppe De Nava senza una specifica necessità o emergenza.
È un’operazione assurda, di cui si fa fatica a intendere i motivi. E rappresenta un secondo tentativo di distruggere la Piazza, passando dall’orrenda “escavazione selvaggia” che venne neutralizzata da una corale contestazione della città ad uno spianamento altrettanto sconcertante contro cui si sta levando una nuova espressione collettiva di dissenso.
Queste alcune delle cifre che saranno oggetto di analisi da parte del gradito ospite del Circolo Culturale “L’Agorà”, prof. Pasquale Amato. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020, la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 7 aprile”.
Lo comunica in una nota il Circolo Culturale L’Agorà.