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Corteo di Cutro, presenti anche De Magistris e Mimmo Lucano: “Umanità popolare stride con disumanità istituzionale”

l corteo organizzato per ricordare la tragedia di Cutro sta attraversando le stradine della frazione Steccato e si sta dirigendo verso la spiaggia dove domenica 26 febbraio e’ avvenuto il naufragio dei migranti. Fra le persone presenti alla manifestazione, Cecilia Strada, figlia di Gino Strada, Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli, e l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano. Tra gli striscioni portati dai manifestanti uno recita: “Cutro, la strage e’ di Stato, difendete le persone non i confini”.

“La manifestazione di oggi dimostra che c’e’ un’umanita’ popolare che stride con la disumanita’ del potere”.

Lo ha detto Luigi De Magistris, presente alla manifestazione che si sta svolgendo a Steccato di Cutro dopo il naufragio di domenica 26 febbraio. “Abbiamo assistito – ha affermato De Magistris – al linguaggio inaccettabile del ministro dell’Interno, al cinismo del governo, ad un consiglio dei ministro che non ha prodotto nulla. Qui che siamo alla periferia della periferia, tra le aree piu’ difficili del sud Italia, ho ascoltato solo parole di umanita’, verita’ e giustizia. Credo che sia un bel segnale, che un altro mondo e’ possibile”. Per De Magistris “e’ inaccettabile che un presidente del consiglio che e’ andato in Spagna a dire che lei e’ madre, donna e cristiana, non sia venuta qui il giorno della tragedia, non abbia dato un abbraccio ai superstiti. Quando si perde l’umanita’ non e’ piu’ un tema politico e un tema che ci deve interrogare. Una brutta pagina”. A “mettere le cose a posto” secondo De Magistris “ci ha pensato Mattarella, sia dal punto di vista istituzionale che umano. Con il suo volto, la sua commozione ha messo a posto una lacerazione che poteva essere ancora piu’ profonda. Rimane comunque una lacerazione profondissima tra il governo e il Sud, tra il governo e la Calabria. Perche’ questi, allo stesso tempo, stanno portando avanti, senza pensarci un attimo, l’autonomia differenziata che sara’ la mazzata definitiva per il Mezzogiorno. Vogliono produrre una nuova colonizzazione del Sud, la desertificazione, sfruttare i nostri talenti, appropriarsi delle nostre risorse energetiche e naturali. Solo i popoli – ha concluso De Magistris – possono cambiare questa situazione”.

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