“Le filiere rappresentano il futuro soprattutto se consideriamo il contesto in cui si trovano ad operare le aziende agricole in cui emerge la necessità di innovazione e digitalizzazione, di accesso al credito, sostenibilità”.
Lo ha dichiarato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo, durante l’evento “Villaggio Coldiretti” a Cosenza.
“Dall’osservatorio della Direzione Agribusiness di Intesa Sanpaolo – ha sottolineato – riscontriamo quotidianamente come gli investimenti in innovazione e digitalizzazione del capofiliera riverberano su tutti gli appartenenti alla filiera, creando un circolo virtuoso, non solo nell’ambito della tracciabilità, ma fino alla stessa attività produttiva. In parallelo, grazie al Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo, far parte di una filiera significa avere a disposizione un percorso preferenziale per l’accesso al credito”.
A oggi Intesa Sanpaolo ha già attivato nel comparto agro alimentare italiano, 170 contratti di filiera che hanno coinvolto oltre 6.500 fornitori per un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro. “Ciò testimonia – sottolinea ancora Cattozzi – che ogni forma di aggregazione di Impresa, ogni forma di progettualità condivisa, rafforza ogni singola azienda partecipante e contribuisce a determinarne la continuità. Mi riferisco anche alle filiere di investimento: ai Contratti di Filiera e Distretto di IV e, ormai prossimo, V Bando, a cui la Direzione Agribusiness ha dedicato un modello di servizio che consente il coordinamento dei diversi Centri di Competenza del Gruppo necessari al concreto supporto dei progetti presentati”.
“Ad oggi – prosegue – sono oltre 2.000 le aziende che con il supporto di Intesa Sanpaolo hanno avuto accesso a sussidi previsti dal PNRR per innovazione tecnologica e ambientale al fine di rendere le imprese sempre più indipendenti da fenomeni esterni. Nell’ambito della sostenibilità Intesa Sanpaolo, per sostenere le filiere e le imprese, mette a disposizione soluzioni finanziarie dedicate, per riconoscere e supportare l’adozione di comportamenti virtuosi”. Nello specifico – conclude Cattozzi – la Direzione Agribusiness ha erogato S-Loan per oltre 200 milioni di euro nel 2022 e oltre 29 milioni nel 2023, finanziamenti ideati per supportare gli investimenti green come per esempio la riduzione dei consumi idrici, la transizione verso modelli di agricoltura biologica, l’adozione e il mantenimento di soluzioni di Agricoltura 4.0, oltre che per la quota di energia elettrica e/o termica autoprodotta.”