“E’ doveroso aprire la seduta del Consiglio regionale osservando un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del naufragio – tra sabato 25 e domenica 26 febbraio – di un barcone di migranti provenienti dalla Turchia. Per il numero dei morti, sopravvissuti e dispersi, la tragedie rappresenta una delle stragi di migranti più gravi del Mediterraneo che ha visto infrangersi – a pochi metri dalla costa di Steccato di Cutro – la speranza di una vita migliore, per uomini, donne e minori costretti alla fuga da Paesi devastati da guerre e povertà e dagli effetti dei cambiamenti climatici.
Una tragedia che sulla ‘questione migranti’ speriamo sia uno spartiacque tra il passato e il prossimo futuro. Ma ciò sarà possibile, se l’Unione Europea, i singoli Stati aderenti e la comunità internazionale, decideranno di governare le dinamiche migratorie e si assumeranno la responsabilità di evitare che le morti nel Mediterraneo si ripetano.
Si chiede – come sta facendo il Governo italiano, che proprio a Cutro ha tenuto il Consiglio dei ministri e varato alcuni provvedimenti, e come ha sollecitato il presidente Mattarella – che l’Europa si doti di una strategia per sostenere la cooperazione allo sviluppo dei Paesi da cui le persona fuggono.
Soltanto cosi si potrà incidere sulle cause di un fenomeno epocale. Smantellando, al contempo, la rete dei trafficanti di esseri umani e organizzando l’accoglienza in una logica che coniughi la solidarietà con la necessità di assicurare i diritti primari dei migranti nel rispetto della legalità.
Personalmente – apprezzando gli sforzi di molti sindaci impegnati dagli sbarchi quotidiani con pochi mezzi, personale e risorse per garantire i diritti primari dei migranti – sono più volte intervenuto per richiamare l’attenzione sul flusso incessante di donne, uomini e minori che, in condizioni psicofisiche drammatiche, sbarcano sulle coste calabresi, prevedendo – rispetto ai 18 mila migranti giunti in Calabria nel 2022 – un’accentuata tendenza al rialzo degli arrivi per l’anno in corso.
Purtroppo, l’ennesima tragedia di febbraio dimostra che gli appelli alla responsabilità dell’Europa fin qui sono state grida nel deserto. C’è da augurarsi che non sia più cosi! Interpretando i sentimenti del Consiglio regionale, inoltre, vista la grande solidarietà dimostrata, voglio ringraziare tutti i calabresi che volontariamente, con un’encomiabile carica umanitaria, sono immediatamente accorsi a prestare aiuto ai sopravvissuti. Mi riservo, nei prossimi giorni, di invitare alcuni di loro in Consiglio.
Nel contesto di angosce per le vite spezzate e di dolore dei parenti delle vittime, la Calabria ha dimostrato al mondo intero di essere terra di accoglienza e di generosa e fattiva solidarietà.
Un ringraziamento sentito, infine, ai Sindaci, alla Guardia costiera, ai Vigili del fuoco, alla Polizia, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al personale sanitario e della Protezione civile, per l’impegno responsabile e assiduo che hanno dimostrato, in questa terribile occasione e in ogni vicenda connessa con il fenomeno complesso delle migrazioni”.