“Fermare la strage, subito”: questo l’appello lanciato da un gruppo di associazioni e organizzazioni non governative che hanno deciso di promuovere sabato 11 marzo una manifestazione sulla spiaggia di Steccato Cutro dove il 26 febbraio scorso e’ avvenuto il naufragio del barcone di migranti che ha provocato fino ad ora 72 vittime. Una manifestazione per “esprimere indignazione per quanto accaduto e solidarieta’ con le famiglie delle vittime” perche’ “la strage di Cutro non e’ stato un incidente imprevedibile.
E’ solo l’ultima di una lunghissima serie di tragedie che si dovevano e si potevano evitare” spiega una nota sottoscritta dal Tavolo Asilo e Immigrazione, dalla rete 26 Febbraio, dalle Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso, dalle reti locali della Calabria, dall’Aoi e da organizzazioni locali e nazionali. Nelle intenzioni degli organizzatori, la manifestazione di Cutro vuole essere solo “il primo importante appuntamento nazionale di un percorso di iniziative e mobilitazioni”.
“La drammatica assenza di canali sicuri e legali di accesso al territorio europeo obbliga chi fugge da guerre, persecuzioni e poverta’ a rischiare la vita: l’obiettivo di organizzazioni e associazioni – afferma la nota – e’ sollecitare un’inversione di rotta delle politiche migratorie in Italia e nell’Unione europea”. Per questo – e’ l’invito – “a chi non potra’ essere presente a Steccato di Cutro chiediamo di mobilitarsi online scattandosi una foto con la fascia bianca al braccio e pubblicarlo sui social con l’hashtag #fermarelastrage”.