“Nella giornata di sabato 23 aprile, in occasione del tesseramento 2022 della Lega, è stato allestito un gazebo all’area pedonale di Corso Giovanni Nicotera a Lamezia. Fin qui tutto bene, è legittimo che un partito faccia proseliti e che si spenda per attività territoriali: se non fosse che l’onorevole Furgiuele (parlamentare leghista), l’onorevole Raso (consigliere regionale leghista), il Segretario Regionale Giovani della Lega Angelo Greco, il Coordinatore Provinciale Area Tirrenica Antonio D’Alessi ed il Segretario cittadino Giuseppe Isabella mostrino orgogliosi, oltre che la bandiera della regione Calabria, la bandiera degli Stati Confederati d’America (foto).
La bandiera in questione è strettamente associata ai movimenti nazionalisti e suprematisti bianchi ed è stata utilizzata durante la guerra di secessione dagli stati schiavisti del sud, e ancora oggi, rappresenta negli Stati Uniti motivo di divisioni e addirittura, in nome di questa bandiera, vengono compiuti reati legati al razzismo e al suprematismo, in particolare da membri del nuovo Ku Klux Klan, o ancora molti la esibiscono di fianco alla svastica, riprendendo antiche favole legate ad una presunta superiorità della razza bianca.
Conosciamo le ideologie politiche della Lega, ma forse questa volta si è andato un po’ oltre: un partito che opera nell’arco costituzionale non può esporre una bandiera che porta dietro il pesante retaggio schiavista di quel movimento e quello razzista e suprematista di oggi.
Ci piacerebbe ascoltare il motivo per il quale è stata sventolata questa bandiera sperando sia stato solo un errore dei dirigenti leghisti, e soprattutto speriamo che non venga utilizzata la scusa di voler rappresentante gli “stati oppressi del sud” perché ciò vorrebbe dire offendere la storia e peggio, offendere i cittadini del sud, in quanto fino a poco fa questo partito aveva “Nord” sia nel nome sia come punto cardine del suo programma”.
E’ quanto si legge in una nota dei giovani del Partito Democratico.