“E’ del 31 Dicembre scorso l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Reggio Calabria, – si legge in una nota del PD – riguardante il futuro lavorativo dei “navigator”, al fine di garantire la continuità occupazionale di questa nuova e necessaria figura professionale.
Sono trascorsi da allora quattro mesi e, questi professionisti, esperti di politiche attive del lavoro e assunti con selezione nazionale pubblica espletata nel giugno 2019, si trovano ancora senza certezze sul loro domani”.
“I loro contratti scadranno infatti il prossimo 30 aprile e, ad oggi, nonostante le numerose interlocuzioni tra i sindacati, le Regioni e i Ministri competenti, non si è riusciti a trovare un’adeguata soluzione per i quasi due mila professionisti, impiegati presso le varie regioni d’Italia a supporto degli operatori del settore per la gestione del reddito di cittadinanza.
Anche la nostra Regione è stata sorda all’appello di questi lavoratori, nonostante la quasi totalità dei suddetti esperti abbia operato, per quasi tre anni, in supporto agli operatori dei centri per l’impiego. Proprio per questo, inizialmente, considerando le risorse disponibili per il potenziamento di questi uffici, si era pensata ad una soluzione che garantisse loro una riserva dei posti disponibili nei futuri concorsi o a una premialità commisurata all’esperienza acquisita negli anni di servizio”.
“La regione Calabria, – prosegue la nota – invece a fine dicembre ha bandito i concorsi relativi al potenziamento dei Centri per l’Impiego non assegnando alcun punteggio aggiuntivo ai navigator e addirittura “dimenticando” di inserire tra i titoli di studio richiesti, alcune lauree, come ad esempio psicologia, previste invece nella procedura selettiva che aveva portato all’assunzione, nel 2019 di questi professionisti delle politiche attive del lavoro.
Tutte le richieste di apporre i dovuti correttivi a tale modalità di selezione di personale riportate dai sindacati e degli stessi lavoratori al presidente Occhiuto e all’Assessore al Lavoro dottoressa Princi, sono state vane e, ad oggi, il primo maggio in Calabria ci saranno 145 disoccupati, laureati (con votazione di media di 107 su 110), con master e abilitazioni professionali, specializzati ed esperti in politiche attive. Professionisti che, con ogni probabilità andranno ad “ingrossare le fila” dei calabresi emigrati.
La nostra regione, in tal caso, ancora una volta avrà perso, diventando sempre più vecchia e povera”.
“Ad oggi, però, tali concorsi non sono stati ancora espletati, non sarebbe dunque impossibile correggere i bandi per garantire una riserva a lavoratori che hanno già superato una selezione pubblica, per altro più complessa delle attuali procedure semplificate previste negli ultimi concorsi e che, soprattutto hanno maturato quasi tre anni di esperienza nel settore”.
“Inoltre, – conclude la nota – l’attuale Ministro del Lavoro Orlando, prospettando la possibile via da seguire per evitare la dispersione di tali professionalità, ha dichiarato di voler aprire un confronto con il Ministro Brunetta e le Regioni. Una valida e celere soluzione sarebbe, a suo dire, una norma nazionale concertata con la quale verrebbero destinate alle Regioni le risorse necessarie per provvedere direttamente ad una contrattualizzazione degli stessi.
Chiediamo, quindi, come gruppo consiliare di Democratici e Progressisti Metropolitani, alla Regione Calabria come intende determinarsi rispetto al prospettato coinvolgimento da parte del Ministro Orlando nonché, in ogni caso, di dar seguito alle richieste di stabilizzazione dei navigator calabresi, così come sottoscritto dai loro colleghi del centro-destra reggino nel su citato ordine del giorno e di procedere, di concerto con i Ministri competenti, ad ogni possibile azione per garantire continuità occupazionale e serenità alle famiglie dei lavoratori coinvolti nella vertenza”.