“Chi non conosce la verità è soltanto uno sciocco; ma chi, conoscendola, la chiama bugia, è un malfattore” - Bertolt Brecht
HomeAgoràAgorà Reggio CalabriaReggio: presentato il libro "2020 Odissea Italia: le cronache nell'arnia"

Reggio: presentato il libro “2020 Odissea Italia: le cronache nell’arnia”

Ieri pomeriggio, nell’ambito dei Cenacoli Letterari promossi dal Reghium Julii, nella sede storica e nella sala intitolata alla grande poetessa Gilda Trisolini, si è svolta la presentazione del libro scritto a quattro mani da Marina Neri e Francesco Briganti “2020 Odissea Italia: le cronache nell’arnia”. Il Presidente del Circolo Culturale, il Dott. Giuseppe Bova, ha illustrato le ragioni dello scritto e il percorso del Reghium teso sempre alla valorizzazione della cultura. In una sala gremita ed interessata, i relatori, l’ ing. Francesco Costantino, la  professoressa e poetessa Pina De Felice, l’ing. e scrittore Vincenzo Filardo, il dott. e scrittore Giovanni Suraci, il dott  e poeta Francesco Tassone hanno penetrato l’anima dello scritto, offrendo agli astanti diverse ed interessanti chiavi di lettura, orientate tutte alla valorizzazione dell’ essere umano nel momento storico, il “confinamento”(lockdown), della sua maggiore alienazione.

A creare pathos e coinvolgimento ulteriore , la performance di quattro giovani , due ragazzi e due ragazze,  Vittoria Onesto, Luigi Cappuccio,  Caterina Onesto, Claudio Cappuccio che hanno offerto la loro interpretazione di alcuni brani del libro. ” È un diario personale, a tratti umoristico ed umorale, a tratti irriverente e dissacrante,  nato – durante- quei giorni di tsunami virale. Abbiamo voluto scrivere la Storia guardata con i nostri occhi, quelli di persone comuni, di lavoratori, di professionisti, di operatori sanitari, di ammalati, di pensionati, di fruitori di beni e servizi, di coloro che amano, a dispetto delle loro contraddizioni, la Costituzione. Abbiamo voluto che la Storia stavolta non venisse scritta, almeno non tutta e non per intero,  con l’ inchiostro dei vincitori   omologati  ma con la forza della memoria di chi quei giorni li ha davvero vissuti sulla propria pelle” la chiosa finale dei due autori.

Articoli Correlati