E’ la storia di un trio comico che dopo anni di fortuna calcando teatri, programmi televisivi e addirittura film per il cinema, si separa a causa di una “questione” d’amore, facendo sfumare per sempre la ricchezza sia economica e artistica di questo famoso gruppo.
Indecisioni, contraddizioni e scontri, saranno il “fil rouge” della commedia “Non ci resta che ridere” in scena venerdì 17 Febbraio al teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria con i bravissimi attori Francesco Procopio, Loredana Piedimonte, Giuseppe Cantore ed Enzo Casertano, altro imperdibile appuntamento della stagione teatrale dell’Officina dell’Arte del direttore Peppe Piromalli.
La pièce, scritta e diretta da Antonio Grosso e prodotta dalla “Good Mood”, regalerà “tantissime risate e due ore di puro divertimento”, parola del protagonista Procopio che anticipa qualcosa sulle vicende e sulla trama scoppiettante esaltata da un cast straordinario.
“Metteremo in scena qualcosa di leggero e comico ma, per farlo, è necessaria la presenza di mattatori, istrioni del palco perché il teatro è fatto di emozioni, sensazioni, momenti veri nei quali viene portato dentro il pubblico che è il protagonista – afferma l’attore partenopeo -. Ogni spettatore partecipa attivamente alle peripezie, a tutte le dinamiche che coinvolgono gli interpreti e, insieme, faremo quel cammino di rivincita e riscatto personale dei quattro comici. Dipingeremo uno spaccato del mondo dello spettacolo che farà tanto sorridere e per qualche ora, metteremo da parte paure e problemi quotidiani”.
Un cast giusto e molto affiatato capace di affrontare un tema delicato quale l’amicizia ma anche, la sfera dei sentimenti, le fragilità umane, le prove della vita nelle quali saranno catapultati attori e spettatori tra giochi di luci e ritmi.
“E’ una commedia di valori, in cui una persona ritrova una parte di se stessa ma è anche, un testo leggero che gira in lungo e in largo la Penisola già dall’anno scorso – continua il vulcanico Procopio -. E’ piaciuta da subito e ha riscosso un grandissimo successo perché la storia fa tanto ridere dall’inizio alla fine, ma poi, non vuole insegnare niente a nessuno. Proviamo ad alleggerire la pesantezza di un quotidiano che, spesso, ci soffoca, ci offusca. Credetemi, venite a teatro e i problemi scompariranno, riderete a crepapelle. Manderemo via le cose che vi tediano e poi, se questo spettacolo è riuscito ad entrare a casa vostra, è una garanzia. Inoltre, dobbiamo far registrare a Peppe Piromalli un altro successo per la sua stagione perché chiunque abbraccia la croce dell’arte, del teatro, è un vero campione. Non c’è un eccessivo guadagno dietro alle stagioni artistiche e chi le fa, è per puro amore del teatro. Sicuramente, Peppe è un eroe come lo sono tutti quelli che affrontano questa grossa fatica. Chi porta avanti la cultura, l’arte va assolutamente premiato”.