Su iniziativa del Dirigente di Settore, Dr. Giorgio Piraino, che ha presieduto si è svolto un incontro operativo relativamente alla problematica del randagismo al quale hanno presenziato per ANCI Calabria il Presidente Marcello Manna ed il Segretario Francesco Candia oltre al Presidente di Federsanità ANCI Calabria Giuseppe Varacalli.
Invitati tutti i Presidenti dei Comitati dei Sindaci di ciascuna Azienda Sanitaria Provinciale o relativi rappresentanti (Sergio Abramo, Flavio Stasi, Vincenzo Voce, Maria Limardo ed Aldo Alessio).
Alla riunione ha partecipato in collegamento dal Ministero della Salute – Direzione Generale Sanità Animale – il Direttore dell’Ufficio 6 Dr. Ugo Santucci.
Il tema portante rispetto alla problematica del randagismo, di cui sono onerati i Comuni, ha riguardato la necessità ed opportunità di realizzare i necessari canili sanitari pubblici nei diversi territori delle Aziende Sanitarie calabresi.
Infatti, sul piano procedurale i ricoveri praticati dalle amministrazioni locali nei canili ospitanti dovrebbero essere preceduti da un sistemico trattamento degli animali in apposite strutture sanitarie ove praticare, oltre ai necessari vaccini e cure, anche le prassi di riconoscibilità ed iscrizione all’anagrafe canina con conseguenti opportune sterilizzazioni degli animali interessati.
L’iniziativa e l’attivazione del “gruppo di lavoro” si prefigge di proseguire un serrato confronto, anche con le conferenze dei Sindaci, per addivenire alla individuazione ed ubicazione dei canili sanitari previsti in considerazione della reperibilità di risorse finanziarie finalizzate a tale scopo.
È emersa l’intenzione degli interlocutori regionale e ministeriale di condurre una azione di prosieguo intensa con i rappresentanti degli enti locali finalizzata a porre ordine funzionale ad una problematica che riveste portata rilevante per i Comuni, sia dal punto di vista operativo che in termini di spesa.
Il Presidente di ANCI Calabria, Marcello Manna, ha evidenziato le criticità esistenti anche in relazione alla complessità procedurale di possibile riallocazione dei cosiddetti “cani docili”, ma ha, altresì, focalizzato la necessità di affrontare l’aspetto dell’eventuale modello gestionale per assicurare il funzionamento dei canili sanitari, la cui problematicità non si esaurisce con l’ubicazione e costruzione.
Giuseppe Varacalli ha segnalato alcuni aspetti di necessario adeguamento ordinamentale e programmatico sul piano regionale di settore, peraltro già in evidenza alla dirigenza regionale.
Il lavoro proseguirà a breve, dati la disponibilità ed interesse esplicitati dai Sindaci intervenuti, anche con l’intento di favorire l’accesso a risorse straordinarie statali che si prospettano utilizzabili in merito alla realizzazione delle necessarie strutture veterinarie.