“L’alta stagione turistica è alle porte. Dopo due anni di lavoro a denti stretti, – si legge in una nota – finalmente e malgrado tutto, ci si augura di passare dallo stato di emergenza allo stato di grazia. Non sarà facile. Dopo il Covid-19, ora anche l’aggressione bellica all’Ucraina e il caro prezzi galoppante sono a mettere ancor più a dura prova le imprese turistiche della Regione. A Roccella Jonica, ce n’è però una che, quando pure dilagava la pandemia, non si è mai fermata e, da allora, non solo ha tenuto duro, ma ha investito e rilanciato ogni anno; risolvendo i problemi e aggiungendo tasselli preziosi a un mosaico che si va componendo.
L’impresa di cui parliamo è il Porto delle Grazie – Marina di Roccella, porto turistico che sta bruciando tutti i suoi record, in termini di presenze. L’ultima iniziativa ha un nome accattivante: “un Porto d’Amare”.
“Si tratta dello sviluppo di quanto fatto l’estate scorsa, in termini di nuove attività e iniziative in banchina; o meglio di quanto si poté avviare fino alle regole sul green pass, entrate in vigore nel pieno della stagione. Allora, per la prima volta nella sua storia, il Porto delle Grazie ha aperto, su di un molo, un punto di ritrovo e di intrattenimento, fisso, per l’intera estate. Oltre ad aver promosso, organizzato e offerto al pubblico, gratuitamente, ben quindici serate, tra concerti, presentazioni di libri, discussioni con personaggi pubblici,
musica dal vivo, mostre e conferenze. Era la prima volta che tutto questo accadeva, ma non sarà l’ultima. Quest’anno ecco un altro rilancio e, a quanto pare, ancora più varie e numerose sono le opportunità offerte dal e in Porto. In più, si vuole iniziare in primavera.
Sul sito del Marina di Roccella (www.portodellegrazie.com), sono stati pubblicati due avvisi con cui il Porto manifesta interesse a ricevere candidature per una lunga serie di attività e servizi che potranno svolgersi, sui moli (e non solo), a partire dal 15 maggio prossimo venturo”.
“Il primo avviso riguarda la gestione dell’attività di ristorante e pizzeria, all’interno dei locali storicamente adibiti a ciò, completi di cucina e attrezzature. Un avviso “chiavi in mano”. Chi farà l’offerta migliore e più interessante, avrà tempo fino ad ottobre, per soddisfare anche i palati più esigenti. Attenzione: potrebbe essere l’ultima volta che quest’attività si svolgerà lì dove si è fatto finora. Il Porto delle Grazie, infatti, in partenariato con altri, ha partecipato ad un bando PNRR per la riqualificazione e rigenerazione del sito e, tra gli altri interventi, è prevista la demolizione e ricostruzione dell’area in questione. Ebbene, il progetto ha
passato la prima fase di selezione. Per le prossime settimane, si attende il responso finale.
Il secondo avviso è la cornucopia delle opportunità, per tutte le donne e gli uomini di buona volontà della Regione Calabria e anche oltre. Chiunque avesse un’idea, un progetto, un prodotto, un’iniziativa da voler condividere con un grande pubblico – tra diportisti del mondo intero, turisti di ogni dove e cittadini locali – ora può farlo. Il Porto delle Grazie cerca e mette a disposizione i suoi spazi ad artigiani, artisti, agricoltori e operatori di vari settori. Ad alcuni, lo spazio potrà anche essere concesso a titolo completamente gratuito.
Per gli altri, comunque, a un prezzo molto accessibile. Porte aperte al porto”.
“Vediamo in dettaglio i settori di interesse: i) attività di presentazione, degustazione e somministrazione o vendita di alimenti e bevande, preferibilmente da asporto (“Street Food”); ii) attività di presentazione o vendita di prodotti di arte e artigianato locale (“Street Art”); iii) attività di presentazione, divulgazione, esercizio, esposizione o vendita di beni, servizi e attività in campo nautico: leggasi cantieri nautici, negozi di articoli da pesca e di beni, servizi e/o accessori per mare/nautica, scuole di vela e di sport acquatici, attività
culturali e ricreative a/per il mare e per la nautica (“Nautica”); iv) attività culturali, musicali, sportive, per il benessere, ludiche, ricreative, di spettacolo e intrattenimento (“Cultura, Sport e Spettacolo”); v) attività di accoglienza, ospitalità, ricettività, escursioni per mare e subacquee, per terra e naturalistiche (es. trekking, bicicletta, equitazione), mobilità tradizionale e sostenibile (specie da e verso i centri abitati), attività per
bambini e famiglie (incluso giochi e gonfiabili), accessibilità e inclusione delle persone, con particolare riferimento alle persone fragili e disabili (“Servizi alle Persone”).
Ce né per tutti i gusti, insomma, per fare del Marina di Roccella, un vero “Porto d’Amare”.
“L’azienda concedente, tra gli altri, indica come elementi premiali di valutazione delle proposte progettuali: i) le attività a carattere sociale e culturale, specie con riferimento a quelle rivolte a beneficio dei bambini, delle famiglie, e delle persone fragili e disabili; ii) le attività volte a valorizzare la natura, il mare e la tutela dell’ambiente marino e/o terrestre, nonché una cultura ambientale e della sostenibilità, soprattutto se assistite da iniziative educative e divulgative; iii) le attività e/o i servizi esercitati da soggetti che svolgono
direttamente attività di produzione di beni gastronomici, enologici, di arte e/o artigianato, o dagli enti che li riuniscono o coordinano (associazioni, consorzi di produttori, gruppi di azione locale, cooperative, etc.); iv) le proposte che valorizzano gli elementi di tipicità del territorio e/o la cultura (anche gastronomica e/o enologica), la natura, l’artigianato, i mestieri, le arti e le tradizioni del comprensorio. Il Porto, quindi, promuove in particolare le iniziative sociali, a favore dei più fragili, le attività creative, frutto di estro e di ingegno, i produttori che, nelle filiere, rischiano più di tutti e che investono sul territorio. Per mostrare alle persone di ogni latitudine, quanto di buono e di bello c’è a kilometro zero e dintorni.
E, per chi non vende, c’è anche la possibilità di essere ospitato a titolo completamente gratuito”.
“Il Porto diventa così una porta di accesso a un territorio, – conclude la nota – ma anche la finestra e la vetrina dalla quale far vedere al mondo quanto di buono e di bello c’è da offrire. Non bisogna sempre andare lontano, l’opportunità può essere dietro casa. È un’occasione da non perdere. C’è tempo fino al 27 aprile prossimo venturo, per rispondere agli avvisi, candidandosi con le proprie idee e i propri progetti. Ci sono treni che non passano mai, treni che passano una volta nella vita e quelli, come “un Porto d’Amare” che passano una volta l’anno. Se si ha voglia di fare e di mostrare quanto di buono questa terra sa produrre e ha da offrire, vale la pena di salirci. Di corsa”.