“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
HomeFronte del palcoFronte del palco Reggio CalabriaA Palmi il concerto di Ivan Homolskyi, il fisarmonicista ucraino di 9...

A Palmi il concerto di Ivan Homolskyi, il fisarmonicista ucraino di 9 anni scappato dalla guerra

La prima stagione musicale giovanile “Primavera in Musica, Giovani in Concerto”, organizzata dall’ass. Ibicolab in collaborazione con il Comune di Palmi, prende il via Domenica 24 aprile alle ore 11:30 presso la Sala Consiliare “D.A.Cardone”, con un concerto davvero unico, dal forte valore artistico e simbolico. Ad esibirsi sarà Ivan Homolskyi, un giovanissimo e talentuoso fisarmonicista ucraino proveniente dalla piccola cittadina di Chasiv Yar, nella provincia di Donetsk nel Donbass dove frequenta la quinta classe della scuola d’arte. A soli 9 anni è già vincitori di numerosi premi nazionali e internazionali, svolge una intensa attività concertistica e ha davanti a sé una brillante carriera di virtuoso fisarmonicista ed abile musicista.

Ha soli 9 anni Ivan ha già conosciuto la guerra. È cresciuto in un territorio scenario di scontri e guerra fin da quando aveva 2 anni. Dal 2014 la sua terra è contesa tra indipendentisti filorussi ed ucraini. Solo quando nell’ultimo periodo la situazione precipita, con l’invasione Russa dell’intero territorio ucraino, la madre matura la scelta sofferta di lasciare casa e portare al sicuro i due figli, lontano.

Il padre non può, è costretto a rimanere in Patria. La legge marziale lo obbliga. Si prospetta la possibilità di essere accolti in Italia, a Vercelli. Una Fabbrica di Fisarmoniche, la Cooperfisa, si fa carico del loro viaggio ed accoglienza in qualità di rifugiati. Vengono ospitati presso le suore Figlie di San Eusebio. Qui Ivan ha la possibilità di studiare, continuare ad esercitarsi, a sognare e giocare tranquillo, come dovrebbe ogni bambino della sua età.

Lo Abbiamo conosciuto tramite la sua insegnante Eugenia Cherkazova, docente al conservatorio di Kiev, già ospite a Palmi per una masterclass organizzata dall’Ass. CSFP del di Fisarmonica Rocco Cannizzaro. Anche lei scappata dalla guerra, ma in Polonia. Ci ha raccontato le vicissitudini del piccolo Ivan e della sua famiglia. Subito si è insinuata in noi l’idea di dover fare qualcosa per lui, di dover contribuire al suo benessere nel nostro piccolo. Abbiamo pensato di ospitarlo a Palmi per qualche giorno e organizzargli un concerto, come si fa con i grandi musicisti che vengono da fuori, e in quest’occasione donargli una borsa di studio in segno di affetto e vicinanza da parte di tutte quelle persone, associazioni ed attività che vorranno contribuire alla causa.

Durante questi giorni Ivan con la madre e il fratello maggiore avrà modo di conoscere le bellezze nostro territorio e la calda accoglienza della nostra gente. Saranno ospiti per 4 giorni di Padre Giorgio Tassone, che si è subito reso disponibile, presso i locali della Parrocchia Maria Ss. del Rosario di Palmi. Molti ristoratori e titolari di bar sono stati contenti di offrire chi il pranzo chi la cena o la colazione, inoltre grazie alle generose donazioni anonime di soci e conoscenti abbiamo avuto la possibilità di pagare le spese di viaggio e di raccogliere una piccola quota da donare come borsa di studio. Sabato si terrà un momento di convivialità presso il Centro “Giovanni Paolo II” di Piazzale Ibico con i giovani allievi dell’associazione Ibicolab anche per gustare un momento di gioco e spensieratezza.

Vogliamo attraverso questa iniziativa trasmettere al piccolo Ivan un messaggio di incoraggiamento e di stimolo: credere nelle proprie capacità e nel proprio talento, in ciò che con tanto tempo e dedizione ha costruito e che, se non altro, nessuno può distruggere.

In questo particolare momento storico e della sua vita, in cui le certezze su cui un bambino fonda la propria esistenza vengono meno (la quotidianità, le relazioni, gli affetti, la casa, il gioco, la stabilità), vogliamo esprimergli la fiducia di credere almeno in se stessi e nei frutti buoni che dall’uomo possono uscire. Ci auguriamo che Ivan possa continuare gli studi in Italia in serenità e con profitto. E magari tornare tra non molto tempo nel suo paese arricchito delle tante esperienze che qui potrà vivere. Noi nel nostro piccolo, speriamo di lasciargli un ricordo affettuoso e di stima, coscienti che ogni gesto tenero risuona, come la vibrazione nell’aria.

Articoli Correlati