Dopo il successo della grande festa di Natale, in piazza Papa Giovanni Paolo II (piazza Salotto), gremita di gente, con gli artisti di strada che hanno incantato grandi e piccini, la magia delle voci del trio Lady Fra and The Gleam Sister, la splendida esibizione di Silvia Mezzanotte, a seguire l’avvio degli incantenvoli presepi viventi in numerose parrocchie, anticipati dell’evento “Com’ nu presep'”, dell’associazione Retake Rossano, la miriade di bambini festanti per l’arrivo di Babbo Natale, l’Orchestra Brutia in concerto e, in attesa di Coez e della notte di Capodanno in piazza Bernardino Le Fosse, continuano gli appuntamenti del cartellone di Natale in Coro.
Oggi – martedì 27 dicembre – alle 21 al Teatro Paolella, in scena il monologo “Ars longa vita brevis” scritto, diretto e interpretato da Alessandro Castriota Scanderbeg, un testo che racconta con ironia e un pizzico di rabbia la fatica e le difficoltà dell’essere artista. Una produzione della compagnia Teatro Rossosimona guidata da Lindo Nudo nella quale frustrazione e precarietà di chi lavora nel mondo dello spettacolo vengono narrate in chiave farsesca attraverso siparietti dove più voci mostrano il cammino incessante alla ricerca di un lavoro che non mortifichi una professionalità costruita in anni di studio. Il sopraggiungere della pandemia acuisce la problematica e l’artista si scopre ancora più fragile, senza possibilità di realizzazione e senza sostegno economico, per poi capire, nel letargo sul suo immancabile letto sfatto, che l’essenza della vita sta nel percorso e non nell’arrivo, nella fede in sé stessi, nell’umiltà, nella solarità, nella dignità e nell’amore. Scanderbeg – autore, attore, musicista e cantante con esperienze al Teatro dell’Opera di Roma, all’Accademia Chigiana di Siena e nell’orchestra nazionale jazz di Paolo Damiani – integra testi e musiche da lui composti con liriche di Gioacchino Rossini e brani di Herman Hupfeld e Nice. Una riflessione fra il divertente e l’amaro che indaga il tema sempre attuale della precarietà dei lavoratori dello spettacolo.
Domani – mercoledì 28 dicembre – al Castello Ducale, ore 19, ingresso libero, a cura dell’Associazione Create Danza, andranno in scena per Ramificazioni Festival, due proposte coreografiche a cura dei coreografi Davide Romeo e Loredana Calabrese, Up the box e Esili.
Up the Box” è un quadro interiore proiettato in uno spazio senza tempo, nel quale il danzatore traccia la sua strada, in una dimensione che lascia intendere un’unica via di risoluzione. Il tema del limite lascia il posto ad una moltitudine di accezioni e significati. Il tema della forza viene affrontato con verità di azioni e intenzioni. Evocativo e suggestivo, a tratti rituale, Up the Box determina una dualità forte: l’implosione e il tentativo di risoluzione e cambiamento.
Esili. Il tema trae ispirazione dall’esilio, in Lucania, del pittore e scrittore torinese Carlo Levi, che ha raccontato attraverso la sua opera Cristo si è fermato a Eboli, la verità su una terra che vive tutt’ora, in silenzio, la leggerezza delle sue epoche storiche. Da qui il duplice significato della parola esili o esìli: celebrazione dell’isolamento che trae forza dalla leggerezza mentale, permettendo creativamente di raggiungere forze e superare limiti. Il corpo si muove sulla musica, finalmente libero da ogni vincolo per comunicare la propria forza interiore
1 h e 15 minuti di energia, pathos, movimento e forza.
Sempre domani – mercoledì 28 dicembre e fino al 6 gennaio 2023 – a Palazzo San Bernardino, alle 18.30, sarà inaugurata la mostra fotografica “Il corpo inatteso” di Chiara G. Leone alla presenza dell’artista, che avrà modo di dialogare del suo lavoro con Carmen Zangaro, l’evento, patrocinato dal comune di Corigliano-Rossano, organizzato dall’associazione Terra e Popolo. La mostra sarà visibile dal 28 dicembre al 6 gennaio negli orari di apertura di Palazzo San Bernardino oppure contattando l’associazione, sui canali social, per prenotare una visita.
“Il corpo inatteso” è una indagine che pone l’accento, come esprime la stessa artista, “sul mondo femminile o forse sull’antico femminino. Sul modo di essere donne oggi, sul modo di stare e essere nel mondo. Un femminile che afferma e supera la visione binomiale di quella cultura che ci ha lungamente imposto la separazione tra corpo e anima, che ci ha spesso viste come semplice oggetto e strumento sessuale. Il corpo diventa, nella mia ricerca, il ponte, la direzione e il mezzo verso l’anima, strumento sperimentale della prima fase percettiva delle emozioni: imbarazzo, dolore, amore. È il corpo che ci conduce all’anima, oggettivando prima la nostra presenza nel mondo”.
Giovedì 29 dicembre – dalle ore 17 – “Dicembre in Bellezza 2022” – a cura dell’Associazione Ri-Bellezza in collaborazione con l’Associazione Poesie e …d’intorni – zona San Luca nel centro storico di Corigliano
Sempre giovedì 29 al teatro Paolella torna l’appuntamento per le famiglie con lo spettacolo di burattini “Zampalesta all’altro mondo”, a cura dell’Associazione Teatro della Maruca. In un piccolo paese della Calabria, il cane lupo Zampalesta viene condannato a morte per aver commesso presunti crimini a danno della comunità e per vilipendio alle regole di sua maestà il re. Lo scopo delle azioni di Zampalesta è invece quello di difendere la povera gente dalle prepotenze e dai continui soprusi che il re costringe loro a sopportare. Quando ormai sembra giungere la fine per il coraggioso lupo, attraverso un viaggio mistico ricco di colpi di scena, Zampalesta si presenterà sia al cospetto del Creatore che del Maligno, e con il suo spirito indomabile non solo cambierà le sorti del mondo, ma ricevendo in dono l’immortalità ne diverrà il protettore. Attraverso la metafora di cui i burattini sono messaggeri, lo spettacolo indaga la natura umana e i relativi concetti di bene e male materializzandosi nelle battute di contadini, vecchie massaie e bambini ai quali il potere forte ruba anche le caramelle per poi trovare voce in un boia che è sconfitto dalla stessa morte di cui è rappresentante terreno. Nell’eterna lotta tra un Dio che distrattamente perso tra le sue invenzioni cerca il modo per ridare speranza al mondo e un dispettoso Diavolo venditore di falsità, l’umanità si manifesta attraverso un lupo che crede nella libertà e nella giustizia.
Nei giorni 27 e 28 sarà poi visitabile il presepe vivente della Cattedrale.