“Non deve esistere una Calabria a due velocità, ma una regione che sappia correre verso un’unica direzione, quella di un sistema sanitario qualificato e capace di dare risposte alla collettività. E che negli anni riesca a creare nuove figure professionali e a marginalizzare l’emigrazione sanitaria. Per questo motivo giudichiamo estremamente positiva la notizia dei nuovi quattro corsi di laurea proposti dall’Unical di Cosenza, in modo particolare quello di Medicina”. Lo affermano in una nota congiunta i consiglieri regionali cosentini di Forza Italia Pierluigi Caputo, Gianluca Gallo, Katya Gentile e Pasqualina Straface.
La questione della Facoltà di Medicina all’Unical sta dividendo la politica, quella cosentina da quella catanzarese, anche all’interno dello stessa coalizione di centrodestra e persino dentro i partiti stessi. Lo testimonia le posizioni, in antitesi, degli esponenti di Fratelli d’Italia: il sottosegretario Wanda Ferro (catanzarese) ha espresso la propria contrarietà alla doppia facoltà, mentre sono state di tutt’altro tenore le dichiarazioni del deputato cosentino e vice capogruppo alla Camera, Alfredo Antoniozzi.
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“La politica bipartisan – proseguono i forzisti – dovrebbe essere favorevole ad ogni azione volta a rafforzare l’offerta formativa in campo sanitario. Non deve prevalere una visione campanilistica che soffochi l’urgenza-emergenza di una regione che ha gravi difficoltà soprattutto sul reclutamento del personale medico. La decisione assunta dal Comitato regionale di coordinamento delle Università calabresi nel dare il via all’istituzione di quattro nuovi corsi di laurea che entreranno di fatto nell’offerta formativa a partire dall’anno accademico 2023 -2024, subito dopo il via libera dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e del Ministero dell’Università e della ricerca, è la risposta giusta di tutte le istituzioni politiche, culturali e associative verso tanti giovani studenti che vogliono impegnarsi nel campo della medicina, che vogliono un futuro nella propria regione. La politica territoriale sia da subito propositiva per l’intera regione e nel contempo incentivi una maggiore professionalità e qualità dei nostri giovani. Guardi con rispetto all’istruzione universitaria, a quell’officina culturale capace di rimettere in moto una macchina sanitaria diversamente incapace di concorre a livello nazionale alla sempre più difficile sfida di cure ed assistenza al più bisognoso. Una visione futuristica della Calabria che ben si affianca all’azione del governo regionale guidata dal nostro presidente Roberto Occhiuto”.