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‘Ndrangheta sull’asse Calabria-Usa, anche clinica privata del Crotonese sotto estorsione: messaggi in codice per informare il clan

Un’estorsione da duemila euro al mese ai titolari di una clinica privata di Rocca di Neto per “garantirsi la tranquillità” viene contestata dalla Dda di Catanzaro ad otto persone coinvolte nell’inchiesta che ha portato all’esecuzione di 18 fermi contro i presunti appartenenti ad un’organizzazione criminale che agiva sull’asse Calabria-Stati Uniti d’America.

Le otto persone che si sarebbero rese responsabili dell’estorsione sono Pietro Corigliano, Martino Corigliano, la moglie, Patrizia Cundari, Umberto Comito, Pietro Marangolo, Pantaleone Marino e gli omonimi Luigi Corigliano, di 37 e 36 anni, il primo dei quali è il figlio di Martino e Patrizia Cundari.

Ogni mese i dipendenti della clinica chiamavano Martino Corigliano, titolare di un bar a Rocca di Neto, o la moglie chiedendo forniture di cornetti. Un linguaggio in codice che serviva per informare i componenti del gruppo criminale che il denaro delle estorsioni era pronto e poteva essere ritirato.

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