All’insegna della multiculturalità il mercatino solidale “Insieme è più bello”, patrocinato dal Comune di Sant’Ilario dello Ionio, tenutosi nel borgo di Condojanni, nei giorni scorsi, per aprire in bellezza il periodo natalizio.
L’evento è stato promosso dalla cooperativa sociale “Pathos” in collaborazione con la cooperativa sociale “Iride”, presenti sul territorio con progetti d’accoglienza.
Tutti in piazza per celebrare la fratellanza tra i popoli e le festività natalizie con un bell’albero di Natale, coloratissimi stand e bontà della tradizione in cucina.
L’albero di Natale è il dono luminoso e di buon augurio dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Monteleone.
Dai laboratori solidali, curati con maestria e dedizione da Ines Chiricosta, docente di italiano per il progetto “SAI” di Pathos per i minori non accompagnati, sono nati bellissimi oggetti di decoro natalizio, realizzati con stoffe di velluto e ciniglia, e sacchetti portapane con stoffe di cotone. Tutto muovendo dall’idea dell’insegnante Chiricosta di associare la conoscenza degli oggetti in lingua italiana insieme al loro uso e alla loro fattibilità manuale. Si è passati dall’ideazione alle creazioni con le stoffe, anche con l’aiuto di collaboratori esterni. I dodici giovanissimi beneficiari del progetto, tutti tra i 17 e i 18 anni, provenienti da Tunisia, Egitto, Mali, Bangladesh, hanno avuto così modo di continuare l’apprendimento della lingua italiana, imparando anche nuove cose sugli oggetti e su come crearli. Grazie alla coordinatrice Luana Franco e alla presidente di Pathos Maria Paola Sorace, che ha dato spazio alla realizzazione dei laboratori solidali, i ragazzi si sono sentiti coinvolti in uno spazio creativo, dove sviluppare conoscenze linguistiche e pure azioni concrete.
Per “Insieme è più bello”, “Iride”, guidata dal coordinatore Vincenzo Romano, ha allestito uno stand con oggetti frutto di un laboratorio del riciclo, all’insegna della natura, curato con competenza e passione da Caterina Attisano, cui hanno preso parte tredici beneficiari del progetto, componenti di famiglie con bambini provenienti da Siria, Camerun e Afghanistan. Decorazioni natalizie son state realizzate con legnetti recuperati in spiaggia, pigne e sassi per educare alla possibilità e all’importanza di dare nuova vita a tutto ciò che lasciamo abbandonato o tra i rifiuti. E, infine, sempre molto attese e gradite le zeppole, cucinate in piazza da operatori della cooperativa e beneficiari, secondo la migliore ricetta della tradizione.