Finanziato dalla Regione Calabria il progetto “D’Estate Morano 2023” proposto dall’Amministrazione comunale agli inizi di ottobre scorso nell’ambito dell’avviso pubblico “Attività Culturali 2022”. In arrivo 14.696,50 euro quale contributo destinato alla realizzazione di manifestazioni aventi caratteristiche di promozione del borgo e di potenziamento dei principali attrattori turistici, ovvero del centro storico, del castello, di piazze e punti panoramici, chiese, emergenze architettoniche.
Dal punto di vista economico, complessivamente il piano ammonta a 24.700 euro e prevede una quota di compartecipazione dell’Ente per l’acquisto dei servizi e delle opere necessarie al suo compimento.
Tutto verte intorno alla volontà di riqualificare gli spazi pubblici, i manufatti e gli ambienti naturali. Su questi fattori si concentra l’attenzione della squadra di governo. La quale coltiva l’idea di «favorire un’adeguata e maggiore fruizione del locale patrimonio materiale e immateriale». Per tale ragione si insiste sulle feste civili e religiose, sulla gastronomia, il dialetto, le tradizioni, il rilancio dell’artigianato tipico.
«Siamo impegnati in un percorso di riscoperta e cura della nostra identità culturale», afferma il sindaco Nicolò De Bartolo: «Sappiamo quante asperità presenti un cammino così ambizioso. Ma è del tutto evidente come, se si voglia veramente rafforzare il senso di comunità e sperare in un futuro migliore, proprio in questo settore si debba investire risorse, tempo ed energie. Non dobbiamo inventare nulla, è tutto a portata di mano, lo abbiamo già. E noi su questo e per questo ci stiamo spendendo. La partecipazione ai bandi, in fondo, ne è la più limpida dimostrazione. Con tali strumenti forniamo un indirizzo forte alle linee di sviluppo del borgo e continuiamo a captare sovvenzioni extra bilancio da porre a servizio del territorio. Del resto, è o non è l’ennesimo finanziamento intercettato nel settore cultura, dopo quelli ottenuti per la biblioteca civica, per la Festa della Bandiera, e gli eventi della trascorsa stagione?» osserva De Bartolo. «È pur vero che ormai siamo quasi abituati a divulgare notizie come queste, che vedono Morano finalmente e giustamente valutato per merito e valore, per la sua prestigiosa storia, per le opere d’arte che possiede e che ne fanno uno scrigno di ineguagliabile bellezza, per le chiese tutte sontuose, antichissime e artisticamente uniche, per la natura incontaminata, per le sue enormi potenzialità, ma questa volta v’è qualcosa che ci inorgoglisce particolarmente: su più di duecento candidature, infatti, il nostro elaborato si è classificato al settimo posto della graduatoria, con novanta punti. Ciò significa inequivocabilmente che abbiamo operato bene. Ma un plauso è doveroso rivolgerlo, e lo facciamo volentieri, alle strutture comunali che rendono tecnicamente conseguibili gli obiettivi, e all’esecutivo regionale, che sta rilanciando efficacemente il marchio Calabria».