Tre protocolli di legalità finalizzati al contrasto e alla prevenzione di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nei lavori di realizzazione della nuova strada statale 182 “Trasversale delle Serre”, relativamente ai tratti “Superamento del colle dello Scornari”, “Superamento del cimitero di Vazzano” e “Lotto unico da Vazzano a Vallelonga”, opera viaria attesa da diversi decenni, che collegherà il Tirreno allo Jonio, attraversando le province di Vibo e Catanzaro.
La firma è arrivata stamani in Prefettura alla presenza del prefetto Roberta Lulli, del direttore tutela aziendale Anas Roberto Massi, del responsabile della struttura territoriale Anas Calabria nonché Commissario straordinario per il completamento della Trasversale Francesco Caporaso oltre ai rappresentanti dall’ispettorato territoriale del lavoro e dalle organizzazioni sindacali di categoria Fenea-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, per gli aspetti riguardanti le modalità di assunzione della manodopera e l’osservanza dei relativi adempimenti previsti dalla legislazione sul lavoro e dal Ccnl di categoria, e i vertici delle forze dell’ordine del Vibonese.
“Oggi si conferma la concretezza dell’impegno di Anas – ha commentato Massi – in quanto la sottoscrizione di questo protocollo non è che l’inizio di un percorso importante per completare un’opera che dovrebbe servire per migliorare anche la socialità di questo territorio, arricchendolo sotto ogni punto di vista. Questo è un tipo di protocollo che funziona e ciò è testimoniato da altri siglati in differenti zone della Penisola, ma funziona soprattutto se ciascuno dei soggetti coinvolti farà la propria parte, senza gelosie o invidie che possono allontanare l’obiettivo”.
La protezione delle risorse è dunque l’aspetto maggiore di questo protocollo e al riguardo non solo le forze dell’ordine vigileranno sull’opera ma anche la stessa Anas, ha aggiunto Massi evidenziando in conclusione come l’istituzione di una Cabina di regia “rappresenti una occasione di confronto tra le parti per fare periodicamente il punto della situazione e modificare in meglio quelle parti del protocollo che necessitano di una correzione”.
Caporaso ha parlato di opera “importante il cui investimento si aggira sul mezzo miliardo di euro e grazie alla sinergia con la Regione si è ottenuta una sburocratizzazione delle procedure che ha consentito in 10 mesi di giungere a conclusione dell’iter tecnico-amministrativi per la realizzazione dell’opera”.
Sono stati già appaltati due lotti nel Vibonese nonostante le difficoltà per la problematiche dei rincari dei materiali edili, un terzo (sempre nel vibonese) è in attesa della completa copertura finanziarie, mentre i restanti, ricadenti nel Catanzarese, sono nella fase conclusiva di elaborazione progettuali e nei prossimi mesi saranno pronti ad andare a gara compatibilmente con le risorse disponibili. Soddisfatte le organizzazioni sindacali che hanno dato la massima disponibilità nel settore dell’occupazione di manodopera evidenziando la sinergia che si è creata con Anas e rilevando l’importanza di questa opera viaria e la necessità di completarla “in quanto non si tratta di una semplice strada ma di una occasione per portare sviluppo nelle zone interne evitando che queste restino isolate dal resto del territorio”.
Infine il prefetto Roberta Lulli ha commentato il compito della Prefettura che è quello “di controllare, prevenire e verificare che le procedure antimafia siano a posto. Questo è un protocollo che rivolge una particolare attenzione al mondo del lavoro. Siamo tutti molto attenti affinché le procedure di assunzione vengano espletate nella maniera corretta e al riguardo vi sarà una cabina di regia che vedrà al nostro fianco le forze dell’ordine, e che i cantieri rispettino i criteri di sicurezza”.