“Riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, no ad un’Italia a doppia velocità. Siano uguali per tutti i tempi di risposta per i soggetti fragili, tanto per la persona anziana che vive in Calabria che arriva ad aspettare anche 100 giorni, con un taglio netto rispetto al passato, piuttosto che per il minorenne di Napoli, in Campania, per il quale si prospettano fino a 6 mesi di attesa”.
È quanto chiede Mario Smurra vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (FNA), nominato nei giorni scorsi Presidente nazionale dell’Ente di Patronato e di Assistenza Sociale (EPAS), facendosi portavoce, insieme all’Unione Invalidi Civili (UNICIV) e alla Snalv – Sindacato nazionale autonomo lavoratori (Comparto Lavoratori Fragili) del disagio avvertito soprattutto in quei territori nei quali l’intero procedimento di riconoscimento non è stato ancora affidato all’INPS, ma gestito ancora dalle Aziende Sanitarie Locali.
Le organizzazioni sindacali chiedono l’apertura di un tavolo inter-istituzionale che coinvolga tutte le istituzioni a vario titolo competenti e garantisca un procedimento celere, efficiente ed omogeneo sull’intero territorio nazionale, anche mediante un allineamento delle diverse modalità di accertamento adottate dalle singole regioni.
Ai Ministeri della Salute, del Lavoro e delle Politiche sociali e per gli Affari regionali e le Autonomie, al Presidente della Conferenza delle regioni e delle provincie autonome e ai presidenti delle giunte regionali è stata sottolineata, attraverso una lettera aperta, l’assoluta urgenza e necessità di garantire un procedimento celere ed omogeneo sull’intero territorio nazionale.
Emergerebbe un’evidente divergenza di tempistiche tra le realtà regionali o provinciali che hanno stipulato protocolli d’intesa con l’INPS e quelle che, invece, continuano ad affidare la gestione dell’intero procedimento sanitario di accertamento della sussistenza e verifica della permanenza dei diversi stati di invalidità civile alle Aziende Sanitarie Locali.