“Mentre la Calabria e’ all’avanguardia sui Bronzi, Milano si pone alla retroguardia con questa idea grottesca di abbattere lo stadio di San Siro. Non si fara’”. Lo ha detto Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, parlando con i giornalisti a margine di un convegno sui Bronzi di Riace al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. “Se c’e’ un luogo in cui la Calabria e’ all’avanguardia e’ la tutela dei Bronzi”, ha evidenziato Sgarbi.
“Se Milano vuole porsi in una posizione di retroguardia pensando di abbattere lo stadio di San Siro contro la volonta’ di tutti, da destra a sinistra, e soltanto per volonta’ di alcuni imprenditori”, ha aggiunto il critico d’arte, “io ho detto in nome del codice dei beni culturali che non si potra’ abbattere non perche’ sia un monumento di particolare rilevanza rispetto alle testimonianze degli anni ’20 ma rispetto al valore immateriale, simbolico, storico. Lo stadio di San Siro e’ nella memoria dei tifosi, dei calciatori, e’ un bene spirituale ed e’ la sua storia che va preservata”, ha aggiunto.
“In Calabria – ha detto – l’Unesco ha dato l’indicazione di patrimonio dell’umanita’ a Palmi per la macchina a spalla detta Varia, insieme a quelle di Nola, Sassari e Viterbo. E’ evidente che la macchina a spalla non e’ un monumento in se’ ma e’ un monumento la spiritualita’ che essa rappresenta. Lo stesso principio che ha portato l’Unesco a indicare patrimonio dell’umanita’ immateriale queste macchine – ha aggiunto – e’ quello con cui noi dovremmo agire per lo stadio di San Siro. E’ un bene immateriale dello spirito dei tifosi”.