Il Presidente del Consiglio Comunale, Gianmichele Bosco, ha concluso l’ampia ricognizione, avviata nelle scorse settimane e che lo ha portato in tutti gli uffici comunali, centrali e periferici, presenti sul territorio cittadino. “Si è trattato innanzi tutto una doverosa visita di cortesia istituzionale – ha commentato Bosco. L’Amministrazione Comunale è una macchina complessa e se gli organi politici sono chiamati a svolgere funzioni di indirizzo e di governo, quelli amministrativi costituiscono il motore che la fa andare avanti. Le risorse umane, dunque, sono un bene prezioso e se si ha consapevolezza di questo, occorre che questa consapevolezza sia manifestata in maniera tangibile. Peraltro – continua il Presidente del Consiglio – mi è sembrato di capire che questa visita, per me, lo ripeto, doverosa, sia stata pressoché una novità. Segno che evidentemente in passato la politica ha ritenuto di essere un mondo a parte ma io la vedo molto diversamente”.
Il tour di Gianmichele Bosco, tuttavia, non è stato un semplice fatto formale. “Mostrare la propria vicinanza ai dipendenti dell’Ente – ha spiegato il Presidente – significa anche mettersi in ascolto, conoscere problemi e criticità dell’organizzazione che, inevitabilmente, mettono alla prova l’efficienza, la qualità del lavoro e anche della vita del lavoratore, che non è un automa e deve potersi sentire parte di un contesto positivo per svolgere al meglio i propri compiti. Comprendere il contesto è fondamentale, se si vogliono perseguire e raggiungere obiettivi importanti. Alla fine della mia ricognizione – continua Bosco – da questo punto di vista ho acquisito moltissimi elementi, che meritano di essere analizzati e valutati approfonditamente. Ma una considerazione generale mi sento di farla: negli ultimi anni, alle risorse umane è stato dato troppo poco peso sotto molti aspetti, a cominciare dalle risorse che si sarebbero potute attingere dalla spesa storicizzata. Una scelta, questa, che non è stata fatta o, quando ciò è accaduto, è stata fatta in misura insufficiente a colmare i vuoti creati a causa dei pensionamenti. È stato penalizzato così il turn over e così si è rinunciato a politiche di lungo respiro che ci avrebbero evitato, oggi, le difficoltà che ci derivano dalla preoccupante carenza di personale rispetto alla mole di problemi che siamo chiamati ad affrontare. È mia intenzione – conclude il Presidente del Consiglio – tirare le somme della mia ricognizione in un documento che porterò all’attenzione dei consiglieri ma anche della Giunta affinché quelle politiche di lungo respiro che come ho detto sono mancate, possano finalmente prendere corpo”.