“I soldi necessari a costruire il ponte sullo Stretto – spiega Ciafani – dovrebbero essere trovati al di fuori del Pnrr perche’ “l’Ue non finanzia opere stradali e autostradali. Cio’ che invece viene finanziato, ed e’ gia’ previsto nel Pnrr approvato dal precedente governo, e’ l’acquisto di nuove navi che fanno avanti e indietro tra Messina e Villa San Giovanni, navi lunghe che non devono fare manovra per girarsi e che permettono ai treni Frecciarossa di essere traghettati senza dover staccare le motrici.”
“Si dimezzerebbe il tempo di trasbordo passando da due a un’ora in viaggio sullo Stretto – spiega ancora il presidente di Legambiente all’AGI – e questo dovrebbe avvenire entro il 2026 rendendo ancor piu’ superflua l’opera”.
“Piuttosto che pensare di costruire un ponte tra Messina e Villa San Giovanni – aggiunge Ciafani – sarebbe preferibile aprire migliaia di cantieri infrastrutturali”.
“Le linee ferroviarie sono ridicole, alcune sono a binario unico – prosegue – e ci sono porzioni di Sicilia e di Calabria non servite dalle ferrovie. Invece di fare un ponte sullo Stretto, bisognerebbe attivare progettazioni, cantieri, tanti tanti cantieri e impiegare le risorse economiche per far lavorare persone qualificate per realizzare le infrastrutture mancanti”.
“Quali misure sono prioritarie per permettere a Sicilia e Calabria a essere collegate tra loro Nella nostra proposta – spiega il presidente di Legambiente – ci sono una serie di interventi per far arrivare i Frecciarossa da Roma e Catanzaro in 4 ore e mezza, c’e’ la realizzazione dell’altra velocita’ tra Messina e Palermo. Nei prossimi anni si velocizzeranno i trasporti – conclude – e restera’ da risolvere il problema del traffico dei treni sulla linea ionica per la Calabria e quello del trasporto ferroviario in alcune zone della Sicilia dove o non c’e’ una linea ferroviaria o e’ antiquata”.