Si è accesa la magia del Festival Leggere&Scrivere. Questa mattina nell’Auditorium dello Spirito Santo è iniziata la manifestazione culturale con l’evento inaugurale al quale hanno partecipato tutti gli attori di un progetto corale che porta in alto il valore dei libri e dell’arte partendo da Vibo Valentia. Moderati dalla giornalista Carmen Bellissimo, si sono susseguiti gli interventi di coloro che anche quest’anno hanno reso possibile l’evento giunto al traguardo della decima edizione.
Il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo, da padrone di casa, ha sottolineato la valenza di un appuntamento che fa ormai parte della tradizione letteraria di tutto il territorio. “Un evento – ha rimarcato il primo cittadino – reso possibile grazie allo sforzo economico che il Comune e la città tutta hanno voluto compiere per dare continuità a queste splendide giornate autunnali, un fatto straordinario che testimonia di come l’ente tenga particolarmente alla cultura e senza il cui supporto non sarebbero state possibili questa e la precedente edizione”.
Il presidente del Sistema bibliotecario vibonese, Corrado L’Andolina, ha ricordato come sin dall’origine il Festival si sia poggiato sull’idea di sinergia con gli enti e le istituzioni del territorio, in passato la Regione Calabria come oggi il Comune di Vibo, non mancando di rammentare anche il supporto fattivo dato nel tempo dalle imprese, dalle associazioni ed anche dai privati cittadini.
L’assessore alla Cultura Antonella Tripodi ha evidenziato invece un altro aspetto fondamentale, ovvero la vetrina fornita anche al Festival dall’essere stata Vibo Valentia Capitale italiana del libro. Il direttore artistico Maria Teresa Marzano si è soffermato sull’importanza di fare rete per realizzare qualcosa di bello come il Festival Leggere&Scrivere: “Il lavoro individuale è importante, ma quello di gruppo è imprescindibile”. Da parte della Marzano anche i ringraziamenti agli sponsor che hanno contribuito in maniera fattiva ed ai dirigenti scolastici, dato il ruolo sempre di primo piano che le scuole hanno all’interno del Festival. Il direttore artistico Gilberto Floriani, dal canto suo, ha ricordato come l’evento sia ormai diventato un fattore identitario per la città, rappresentando uno stimolo alla lettura ed anche un indotto economico per l’ambiente. “Un Festival popolare, inclusivo, non elitario”, ha aggiunto Floriani.
Il maestro Antonio La Gamba, curatore della sezione artistica, ha voluto mettere in risalto l’importanza delle mostre e delle installazioni, che rappresentano come ogni anno “la ciliegina sulla torta di tutti gli incontri culturali di questi giorni”.
Voce infine alle scuole, con la dirigente del Liceo Scientifico “Berto”, Licia Bevilacqua, che ha spronato i ragazzi a vivere il Festival e ad immergersi nella bellezza dei libri: “Leggere è un po’ come viaggiare senza confini, il libro non è solo oggetto di studio, ma una storia nella quale ognuno può visitare il mondo stando seduto”. Il dirigente del Liceo Classico-Artistico “Morelli-Colao”, Raffaele Suppa, ha infine parlato della necessità di “difendere il Festival in quanto patrimonio della città e di noi tutti. Qui c’è bisogno di cultura e gli eventi che a Vibo si celebrano vanno in questa direzione. Dobbiamo ribaltare il paradigma, non ragionando più solo con i parametri del Prodotto interno lordo, ma del Benessere interno lordo”. Presenti anche gli studenti dell’Istituto tecnico Industriale e per Geometri della dirigente Maria Gramendola.
L’evento inaugurale si è concluso con la lezione-concerto dell’Orchestra sinfonica della Calabria diretta per l’occasione dal grande maestro israeliano Nir Kabaretti, nella quale i ragazzi hanno avuto modo di apprendere tutto ciò che sta dietro la creazione di un’orchestra, i ruoli, gli strumenti, la direzione. Una prima mattinata chiusa all’insegna della musica e che proseguirà con i tanti incontri del pomeriggio, col Festival che ha preso il via per animare tre giorni che si preannunciano bellissimi e ricchi d’incontri all’insegna del “Leggere&Scrivere”.