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Svolto il seminario “Lo sviluppo economico e infrastrutturale del Meridione”

La necessità di specializzarsi evitando sovrapposizioni inutili è l’esigenza maggiormente avvertita, oggi, dalle Autorità dei sistemi portuali che vanno da Gioia Tauro ad Augusta, passando per lo Stretto.

E’ uno dei dati più interessanti emersi durante il confronto svoltosi nei giorni scorsi presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria nell’ambito dei “Seminari del venerdì” del Master Universitario di II Livello in “VALUTAZIONE E PIANIFICAZIONE STRATEGICA DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO – Borghi, Aree Interne e Città Metropolitane”, promosso dal Dipartimento PAU.

Nell’occasione le principali Autorità portuali di Calabria e Sicilia si sono confrontate sui possibili ruoli dei porti e delle Zone Economiche Speciali come risorsa per lo sviluppo dei territori nel contesto della pianificazione strategica e del PNRR, in un’area dei transiti nel Mediterraneo tornata al centro del mondo con lo sviluppo delle economie orientali.

 “L’Università Mediterranea, anche attraverso i “Seminari del venerdì” del Master, intende dare un contributo alla costruzione di una visione strategica del territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria fondata sull’innovazione ma anche caratterizzata dall’efficacia e dalla fattibilità delle soluzioni ipotizzate per le tante criticità esistenti” hanno dichiarato i Proff. Giuseppe Fera e Francesco Calabrò, Responsabili Scientifici del Master.

All’interno di un ciclo di incontri dedicato al tema dei trasporti, il seminario su “Lo sviluppo economico e infrastrutturale del meridione” si è incentrato nello specifico sui sistemi portuali, quale principale opportunità di sviluppo per il meridione, e in particolare dell’area dello Stretto e della Sicilia orientale. Si sono confrontati sul tema Andrea Agostinelli (Autorità Portuale di Gioia Tauro), Mario Mega (Autorità di Sistema Portuale dello Stretto) e Francesco Di Sarcina (Autorità di Sistema Portuale di Sicilia orientale Augusta-Catania), che con le loro relazioni hanno illustrato le situazioni attuali, le misure possibili e gli scenari alternativi delle realtà da loro governate.

I tre Presidenti hanno affrontato diverse problematiche tecniche, legislative e di sostenibilità economico-gestionale raffrontandole agli interventi e misure di potenziamento del PNRR, sottolineando il ruolo chiave della portualità per lo sviluppo del territorio, e la necessità di creare sinergie all’interno di un sistema importante, quale quello tra Gioia Tauro Messina e Catania.

E’ così che sono emersi, ad esempio, i progetti in corso per la riorganizzazione delle infrastrutture ferroviarie a supporto del porto di Gioia Tauro o le prospettive crocieristiche di nicchia specializzata per il porto di Reggio. Con sullo sfondo un’incognita e un sogno: da una parte il Ponte sullo Stretto e dall’altra il decollo dell’area industriale di Saline a cui l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto sta lavorando in silenzio ma concretamente.

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