Il 3 ed il 4 novembre, a Reggio Calabria presso la sala F. Ferri di palazzo Alvaro sede della città metropolitana, si svolgerà il Convegno formativo sulle demenze, dal titolo “Welfare di comunità: immaginare un futuro amico delle persone con demenza e delle loro famiglie”.
WELFARE DI COMUNITA’ : DEMENZE, DUE GIORNATE PER FORMARE ED INFORMARE.
Il convegno è promosso da Federsanità Anci Calabria in collaborazione con il coordinamento degli Alzheimer Caffè della regione Calabria e l’Associazione per la ricerca di Neurogenetica, con il contributo del settore Politiche Sociali della Città Metropolitana e del Consiglio Regionale della Calabria.
Il fenomeno della demenza rappresenta oggi un’emergenza sociosanitaria per cui è necessario un intervento multidisciplinare a più livelli, difatti l’impatto epidemiologico delle demenze ha rilevanza per l’intera comunità.
È necessario riflettere sull’ importanza del ruolo che il territorio deve avere nel percorso di presa in carico e supporto delle famiglie al cui interno sono stati diagnosticati casi di demenza, ma per far questo, non si possono lasciare sole le istituzioni.
Gli uffici di Comuni , Regioni, Ambiti Territoriali ed Enti del Terzo Settore devono riuscire a dare soluzioni sempre più mirate, questo può avvenire solo con la giusta conoscenza della malattia e dei bisogni di chi ne è affetto e dei caregiver.
Partendo dallo stato dell’arte dell’organizzazione sociosanitaria nazionale e poi regionale, si dovrà capire cosa progettare e per chi progettare nell’ottica di una nuova organizzazione sociosanitaria nei distretti con livelli di programmazione territoriale.
Questo vuol servire per richiamare l’attenzione di tutti gli Enti e le Associazioni per costituire un Welfare comunitario che possa costruire con una fattiva collaborazione, comunità inclusive ed accoglienti per contrastare l’isolamento sociale talvolta associato alla malattia.
Il convegno è formativo, vuole difatti con un taglio teorico/pratico, promuovere e formare, competenze utili alla comunità atte a progettare interventi che possano migliorare la qualità di vita delle persone con demenza ma anche delle loro famiglie che talvolta ne vivono l’affanno.