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Indagine su ‘ndrine a Bologna: decisiva la segnalazione del sindaco di Cesenatico, Gozzoli

L’indagine della Guardia di Finanza di Bologna, che questa mattina ha portato a 23 misure cautelari, nei confronti di personaggi vicini alle ‘ndrine dei ‘Piromalli’ di Gioia Tauro e dei ‘Mancuso’ di Limbadi, è partita dalla segnalazione di vari investimenti anomali, nel campo della ristorazione, da parte del sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli. Parlando con gli investigatori nel luglio del 2019, il primo cittadino spiega inoltre che Rocco Patamia, padre di Francesco Patamia, quest’ultimo candidato alla Camera nelle ultime elezioni con la lista Noi moderati di Maurizio Lupi nel collegio di Piacenza, è stato autore di minacce verso un agente della polizia municipale, chiedendo “se avesse figli”. Il sindaco sottolinea che già a partire dall’estate del 2018 aveva segnalato al prefetto di Forlì-Cesena che molte delle attività della della famiglia Patamia erano state cedute, tra le quali un ristorante e una piadineria. L’unica attività ancora attiva, per Gozzoli, sarebbe stato un hotel, acquistato dalla famiglia Patamia e poi affittato nel novembre 2018 con una “gestione sui generis”, perchè si tratta di “un albergo rimasto chiuso anche durante le festività pasquali e in occasione della Sette Colli, gara ciclistica che richiama turisti dedicati nel Comune. Al momento – sottolinea il sindaco – l’attività parrebbe ancora chiusa e per quanto attiene al territorio la gestione è anomala”.

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