di Paolo Ficara – Due apparizioni per un totale di 19 minuti, due tiri in porta e zero gol. Questo il bilancio di Federico Santander dopo i primi dieci turni della Serie B, da quando ha accettato la proposta della Reggina. Il Bologna lo ha lasciato andare a parametro zero, nonostante l’investimento di oltre 6 milioni per il cartellino quattro anni addietro. Nella valutazione dei felsinei avrà pesato il fatto che l’ultima presenza da titolare, risale al 27 ottobre del 2020.
E guarda caso si trattava proprio di un Bologna-Reggina, gara di Coppa Italia in cui il paraguagio si procurò un bruttissimo infortunio al ginocchio. Nella stagione precedente, ossia durante il campionato di Serie A 2019/20 interrotto per la pandemia, le maglie da titolare si fermarono comunque a quattro. L’ultima nel luglio 2020.
La Reggina non ha guardato questi numeri, nel prendere Santander come calciatore più remunerato della rosa.
Il 31enne di Asuncion è infatti tra i pochissimi a guadagnare più del mister Pippo Inzaghi, con un ingaggio che dovrebbe attestarsi sulle 600 mila euro nette. Premi esclusi. Per due anni, con congruo aumento e prolungamento in caso di promozione. L’ultimo a percepire tale somma, in Serie B e con la maglia della Reggina, è stato Emiliano Bonazzoli. Anche annoverando i nove anni di Serie A, non sono tantissimi i calciatori ad aver ottenuto un ingaggio superiore in riva allo Stretto.
Trovare tutte le differenze tra il Bonazzoli del 2012 ed il Santander attuale, ad età simili e con riferimento al pregresso in carriera, risulterebbe imbarazzante.
Ad appesantire l’impegno economico della Reggina per accaparrarsi l’attaccante paraguagio, c’è la commissione al suo procuratore: 120 mila euro all’anno, per due anni. Grossomodo come l’ingaggio di un calciatore titolare nell’ultimo campionato vinto in C. Considerando anche il lordo dell’ingaggio, tale operazione costa al patron Felice Saladini quanto l’intero monte ingaggi previsto inizialmente per il suo Lamezia Terme in Serie D, nella stagione 2021/22. Euro più, euro meno.
Da quattro anni la Reggina non è fortunata, ogni qualvolta c’è da svuotare il salvadanaio per andare a colpo sicuro su un bomber affermato. Fa eccezione solo German Denis. Una barca di soldi per strappare l’allora 33enne Allan Baclet al Cosenza: fio per il cartellino, due anni e mezzo di lauto contratto, 12 presenze, 2 gol, partecipazione all’ingaggio per mandarlo alla Virtus Francavilla e poi al Potenza. Per non parlare di Kyle Lafferty, per il quale la sostanziosa rescissione era arrivata a gennaio 2021 dopo appena 6 mesi, conditi da 9 presenze (di cui 4 da titolare) con un solo gol.
Più che fuori luogo, risulterebbe crudele inserire in questo discorso anche Andrej Galabinov. Al di là di un ingaggio di oltre mezzo milione netto – quindi superiore a quello di Inzaghi – il bulgaro ha segnato 9 gol in un solo campionato. Il triplo di Baclet e Lafferty messi assieme.
Restano nove partite al termine del girone d’andata e dell’anno solare in Serie B. Si aveva già la sensazione che Federico Santander non fosse al top, essendo subentrato dopo il giovane Gabriele Gori solo in occasioni nelle quali c’era bisogno di recuperare il risultato. Il nuovo guaio muscolare, che lo ha tenuto ko nelle ultime due occasioni, ne rallenta ulteriormente l’ingresso in condizione.
Augurandoci che l’ex attaccante del Bologna si metta presto a disposizione, va da sé che determinati investimenti sono giustificabili solo per chi riesce a fare la differenza nell’arco di un campionato intero. Ma qui siamo alle prese con una mossa di mercato che va oltre il concetto di azzardo.