Presso la prestigiosa sede del Rhegium Jullii di Reggio Calabria, Raffaela Condello ha presentato la silloge “Profumo di bianca zagara- L’eloquenza dell’anima”.
L’incontro, alla presenza di un attento pubblico e del Presidente del Circolo Culturale Pino Bova, è stato moderato da Giovanni Suraci, affiancato dai relatori Pina De Felice e Vincenzo Filardo. La silloge, composta da pensieri poetici di altissimo livello, ha dei contenuti, oltre che interessanti, innovativi per la loro piacevole e, nello stesso tempo, complessa struttura e composizione lirica.
“La poesia è il cibo dell’anima” e la poetessa Condello inizia il suo viaggio, di profonda creatività, sviluppando e proiettando verso l’esterno le parti più intime del pensiero umano. I versi della silloge “Profumo di bianca zagara”, sono come filmati da una potente macchina fotografica munita di raggi infrarossi, in quanto donano una intensa luce anche al buio più profondo al periodo storico che stiamo attraversando. L’apertura dell’anima verso l’esterno è il filo conduttore di questa silloge che accompagna il cammino di fede, sempre presente nell’autrice, che, tra l’altro, proietta in ogni suo verso raggi di luce che la rendono sentitamente libera, alimentando una forza interiore che le infonde la linfa necessaria per affrontare a testa alta e con dignità e orgoglio gli ostacoli che durante il percorso di vita inaspettatamente si presentano.
Condello – si legge in un comunicato stampa – ha un palmarès di tutto rispetto, oltre ad avere vinto tantissimi premi di poesia è stata insignita del titolo di “ambasciatore di pace” e a coronamento del suo impegno nel sociale ha creato e dirige a Palmi, bel quattro centri di ascolto assolutamente gratuiti. Una invidiabile e certosina forza di volontà: ascoltare con professionalità ed amore verso il prossimo in un mondo che ha perso le fondamenta valoriali nei rapporti interpersonali.
Nei saluti finali, il tavolo dei relatori e il Presidente del Rhegium, hanno augurato alla pregiata ospite di continuare il suo prezioso percorso poetico per arricchire la letteratura calabrese che, oggi, sta riscoprendo di avere in seno degli autori di grande valore.