«Il tema della verità sui bilanci delle aziende del Servizio sanitario calabrese è rimasto completamente in ombra nell’ultima campagna elettorale, tolti i recenti annunci, del “venerdì santo” prima del voto del 25 settembre, di sistemazione di alcuni conti della sanità pubblica nostrana». Lo afferma, in una nota, Francesco Sapia, deputato di Alternativa, che aggiunge: «È evidente anche a Paperino che in un giorno non si possano fare miracoli. Credo che i parlamentari appena eletti in Calabria debbano porsi il problema della puntuale, e non più rinviabile, ricognizione sui bilanci del passato, diventati una specie di mistero da X-Files. Mi risulta impossibile che si possano approvare nuovi bilanci senza avere contezza di quelli degli ultimi anni, che in più casi, stando a note inchieste giudiziarie, sarebbero una sorta di buco nero della sanità calabrese». «Il futuro – avverte il deputato di Alternativa – sarà ancora più difficile, se già nel prossimo, imminente disegno di legge di Bilancio, i nuovi eletti in Parlamento non presenteranno emendamenti per l’accertamento della massa debitoria delle aziende sanitarie della Calabria, soprattutto dell’Asp di Cosenza e dell’Asp di Reggio Calabria. Si smetta di fare campagna elettorale permanente sulla sanità. Lo dico da paziente, da cittadino calabrese e – conclude Sapia – da deputato, ormai uscente, che ha subito un pesante isolamento a causa delle proprie battaglie a favore del diritto alla salute».