di Paolo Ficara – Banco di prova ampiamente superato. La sensazione è che nemmeno Spezia, Empoli o altre squadre di medio-bassa classifica in Serie A, allo stato attuale, reggerebbero il confronto con una Reggina sempre più travolgente. In un altro torrido pomeriggio estivo al “Granillo”, gli uomini di Inzaghi impartiscono una severa lezione anche alla bestia nera Cittadella: Gagliolo al 22′, Fabbian al 58′ e Gori a due minuti dal novantesimo consentono di ripetere il 3-0 di due settimane fa al Palermo.
LE SCELTE – Inzaghi conferma le indicazioni della vigilia, schierando proprio i titolari di Reggina-Palermo compreso dunque Cionek accanto a Gagliolo in difesa. Consueto 4-3-3, con variazioni in fase difensiva legate al modulo del Cittadella: un 4-3-1-2 in voga nella categoria, e già affrontato dalla Reggina in altre occasioni. Chiuse tutte le linee di passaggio, all’inizio persino Menez si abbassa a schermare Pavan. Pur ritrovando Asencio al centro del proprio attacco, Gorini non è mai riuscito a far entrare in partita la propria squadra.
PALLE INATTIVE – Va comunque dato atto che almeno in fase iniziale e randellando non poco, il Cittadella si è difeso abbastanza bene concedendo soltanto situazioni da palla inattiva. Su una di queste, al 22′, Gagliolo si libera all’altezza del secondo palo su punizione di Majer da destra: l’incornata non è angolatissima, ma la posizione è ravvicinata e Kastrati stava scoprendo lo specchio. La rete si gonfia per la prima volta al “Granillo”, la Reggina crea altre occasioni con giocate spettacolari ed al 36′ la curva si rivolge ad Inzaghi gridando “Serie A”.
MENEZ IN CATTEDRA – Disarmante la facilità con cui la Reggina arriva a ridosso o dentro l’area di rigore, con tocchi di prima o comunque molto eleganti. Superfluo sottolineare in tal senso l’importanza di professor Menez: fosse un pugile, ogni avversario in B sarebbe costretto a gettare la spugna. Proprio il francese al 58′ offre a Fabbian la palla del 2-0 con un cross a premiarne il rimorchio: il talento di proprietà dell’Inter insacca ed esulta, ma si alza la bandierina. Qualche istante per tirare le linee e poi si esulta di nuovo, inesistente il fuorigioco chiamato a Menez.
LA LETTURA – Con Gorini che getta dentro tutti gli attaccanti di cui dispone, dopo l’ingresso di Beretta come terza punta Inzaghi modifica l’assetto. Dentro Camporese come quinto cambio, fuori Rivas e più libertà per Pierozzi di spingere a destra: siamo al minuto 88 quando un cross basso del giovane esterno finisce sui piedi dell’atro ex gigliato, Gabriele Gori, che nel frattempo aveva rilevato Jeremy Menez: tocco ravvicinato per il 3-0. Ed il fatto che si sia sbloccato un potenziale bomber è tra gli elementi più positivi della giornata.
IN TESTA ALLA SOSTA – Consolidato il primato in classifica, con una differenza reti migliore rispetto a quella del Brescia appaiato a quota 15. L’impresa di giornata la compie il Bari, corsaro a Cagliari, il che consente di andare a +3 sul terzo posto. La Serie B adesso osserverà un weekend di sosta, tra due settimane la Reggina sarà di scena a Modena. Una partenza così, in Serie B, a Reggio non si era mai vista nemmeno nelle annate culminate con il salto in Serie A.
REGGINA – CITTADELLA 3-0
Reti: 22′ Gagliolo, 58′ Fabbian, 88′ Gori
REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Gagliolo, Di Chiara; Fabbian (62′ Liotti), Crisetig (62′ Hernani), Majer; Canotto (68′ Cicerelli), Ménez (68′ Gori), Rivas (84′ Camporese). In panchina: Ravaglia, Bouah, Giraudo, Loiacono, Lombardi, Ricci, Santander. Allenatore: Inzaghi.
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati, Cassandro, Del Fabro, Frare, Donnarumma; Carriero (57′ Vita), Pavan (46′ Varela), Branca; Antonucci (77′ Beretta); Asencio (81′ Magrassi), Baldini (46′ Tounkara). In panchina: Maniero, Manfrin, Visentin, Perticone, Felicioli, Mattioli, Mazzocco. Allenatore: Gorini.
Arbitro: Maggioni di Lecce
Ammoniti: Fabbian, Donnarumma, Carriero, Crisetig, Frare, Gagliolo, Tounkara