“Gli appelli alla mobilitazione, a tutela del presente e del futuro della Facoltà di Medicina dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, della Fp Cgil Area Vasta (Cz-Vibo-Kr) e del prof. Valerio Donato, sono senz’altro condivisibili, da sostenere e amplificare.
Lo stesso sindaco della città Nicola Fiorita, che segue con grande attenzione la vicenda, se n’è interessato nelle sue linee programmatiche ed è pronto a ingaggiare, assieme al consiglio comunale, ogni tipo di battaglia per impedire il doppione di Medicina a Cosenza.
La Facoltà catanzarese svolge ottimamente e ormai da decenni le proprie funzioni. Né vi è alcuna fondata esigenza di avere un’altra Facoltà di Medicina in Calabria, la cui realizzazione, oltre che essere un altro duro colpo per Catanzaro come dice bene la consigliera Daniela Palaia, provocherebbe il depotenziamento della Facoltà catanzarese e il conseguente impatto fortemente negativo sull’economia complessiva della città.
Se il tentativo dell’Università di Arcavacata di fare un doppione di Medicina a Cosenza è davvero a buon punto, allora bisognerà stopparlo, coinvolgendo l’intera società civile e intervenendo direttamente su Ministero e Governo.
Intanto, sarebbe cosa saggia, e utile per la stessa credibilità delle Autorità Accademiche calabresi, chiarire cosa si sta muovendo sottotraccia per conseguire lo scellerato obiettivo e cosa si sta escogitando e quali subdole macchinazioni si stanno facendo all’insaputa dell’opinione pubblica”.
Lo afferma, in una nota, Francesco Pitaro, candidato per il Senato con il Partito Democratico nel collegio Catanzaro-Vibo-Reggio Calabria.