“Nella lettura dell’articolo del candidato Pecoraro – afferma Annunziata Paese, candidata alla camera dei deputati con il Terzo Polo, in una nota – non ravviso nulla di concreto se non l’inutile spot “Aboliamo le tasse universitarie”.
Sappiamo bene però che bisogna essere concreti. E dunque mi chiedo quali i criteri di applicabilità per la suggerita abolizione???
A questi ha già pensato il @Miur fissando le fasce di esenzione o riduzione delle tasse universitarie:
Isee inferiore a € 20.000: 100%;
Isee compreso tra € 20.000 e 22000: 80%;
Isee compreso tra € 22.000 e 24.000: 50%;
Isee compreso tra € 24.000 e 26.000: 30%;
Isee compreso tra € 26.000 e 28.000: 20%;
Isee compreso tra € 28.000 e 30.000: 10%
All’esonero per reddito in fase di immatricolazione, si può godere anche dell’esonero per merito negli anni successivi.
Pongo l’attenzione sull’autonomia del singolo ateneo: l’@UniversitàdellaCalabria, anche per questo anno accademico, oltre agli esoneri per disabilità e merito, lo prevede quelli per i nuclei familiari con Isee inferiore a 22.000 euro. DUNQUE HA ALLARGATO IL DIRITTO ALLO STUDIO.
Il post di Pecoraro può dirsi ERRATO – conclude la candidata – e tanto meno pertinente con il Bonus Cultura di 500€ istituito dal Governo Renzi, volto invece a favorire i giovani nell’acquisto di libri, andare al cinema o al teatro. Lo stesso ministro per la Cultura, Dario Franceschini, ha parlato di “ottimi risultati che giustificano la conferma della misura, che infatti è stata confermata anche per gli anni successivi a quelli dell’istituzione”. Bonus confermato, tra l’altro, anche per il 2022!”.