Sarà la Calabria delle meraviglie, raccontata nel suo ultimo volume dal giornalista e scrittore Arcangelo Badolati a chiudere la serie di appuntamenti della rassegna Estate al Museo.
Domani, sabato 3, alle ore 18,30, nell’auditorium Alessandro Amarelli dialogherà con l’Autore del libro edito da Luigi Pellegrino Editore e che gode della prefazione di Lucio Presta, Ginevra Vircillo. Ad alternare il botta e risposta ci saranno le letture a cura di Federica Montanelli.
Chi è Arcangelo Badolati. Giornalista professionista, laureato in giurisprudenza, è caposervizio del quotidiano Gazzetta del Sud. È autore di numerose pubblicazioni sulle devianze criminali e i misteri calabresi e ha seguito, negli ultimi trent’anni, i più importanti processi celebrati in Calabria. È componente del Centro di documentazione e ricerca sul fenomeno mafioso dell’Università della Calabria e coordina dal 2018 il comitato scientifico dell’Osservatorio Nazionale “Falcone-Borsellino”. È autore di trasmissioni televisive e testi teatrali. Ha vinto numerosissimi premi e ricevuto riconoscimenti speciali in Italia e all’estero.
Il Concio Amarelli, a macchine spente per la pausa produttiva, quest’estate si è fatto insolito museo per ospitare l’esposizione artistica OICOFOBIA – Santiago Ydáñez nella Calabria Straordinaria promossa dall’associazione Otto Torri sullo Jonio per i suoi primi 25 anni ed è stato protagonista, insieme al Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, di importanti speciali su riviste internazionali, confermando l’esperienza imprenditoriale tra le attrazioni di Corigliano-Rossano, della Sibaritide e della Calabria.
L’ORO NERO DELLA CALABRIA. è questo il titolo all’interno dello speciale Coast to Coast che la rivista That’s Italia dedica al brand della lattina di metallo, icona conosciuta in tutto il mondo. Pianta erbacea della macchia mediterranea dalla radice dolce e aromatica che profondamente affonda nel terreno, la liquirizia – si legge a pagina 51 del numero di giugno-luglio – abbonda in Calabria, dove per secoli è stata utilizzata per scopi farmaceutici e alimentari. Delle settanta fabbriche che un tempo la producevano, sopravvive oggi in Calabria solo l’Amarelli di Rossano che ha iniziato la sua attività nel 1731 e da allora è sempre rimasta nelle mani della stessa famiglia. Accanto alla fabbrica, dal 2001 è presente un museo, allestito nel quattrocentesco edificio, dimora degli Amarelli, dove la storia dell’azienda e del processo produttivo viene raccontata attraverso oggetti, attrezzature, documenti e arredi. Si impara cosi che all’inizio la liquirizia veniva venduta a blocchi e che le prime pastiglie erano prodotte completamente a mano, utilizzando piccoli stampi in porcellana.
Olio d’oliva, clementine e la celebre liquirizia. È questo, invece, il titolo della finestra della rivista Bell’Italia che si affaccia sull’esperienza imprenditoriale e sul suo museo d’impresa, il secondo più visitato dopo quello della Ferrari.