di Paolo Ficara – Differenza sostanziale. A giocarla dieci volte, ci sta che questa Reggina ne perda nove contro questo Benevento oggettivamente superiore agli amaranto. Nel martedì sera del “Granillo”, ultimo turno infrasettimanale di una Serie B molto compressa, il punteggio finale parla chiaro: 0-3 con reti di Robertino Insigne al 21′, lo squalo Forte al 79′ ed il suo sostituto Moncini all’ultimo minuto di recupero.
LE SCELTE – Stellone punta sulla qualità, mantenendo il 3-5-2 anche se la mezzala sinistra si trasforma spesso in vertice alto. Loiacono è la novità in difesa al posto di Cionek, rinfrescate le fasce con Kupisz e Adjapong, Cortinovis è il trequartista alle spalle di Menez e Galabinov. Il melitese Fabio Caserta preferisce invece confermare in blocco la formazione capace di asfaltare il Pisa sabato scorso.
PUNITI AL PRIMO ERRORE – Una gara apparentemente equilibrata vive il primo importante episodio al 21′: Crisetig, pur defilato, viene attaccato alto da Ionita e perde palla vicino all’area. Subito servito Insigne, che calcia subito di sinistro nonostante Amione si posizioni tempestivamente: Turati è coperto dall’argentino e viene fulminato. I sanniti riescono ad incanalare subito il match, senza strafare. Ed approfittando del primo svarione amaranto.
PUNTEGGIO ARROTONDATO – Nella fase centrale della ripresa, la Reggina va molto vicina al pareggio che rappresenterebbe un risultato generoso, per quella che è la prestazione. Non si salva nessun reparto in una serata complessivamente storta, sia per merito degli avversari che per demeriti propri. Ma non manca la generosità, che porta Lombardi ad impegnare severamente Paleari su cross da sinistra. Stellone sbilancia la squadra con l’ingresso di Bellomo al posto di Loiacono, venendo punito da due giocate del fresco Tello piazzato a sinistra da Caserta: al 79′ ed al 96′ i rispettivi assist per Forte e Moncini, che portano il punteggio sullo 0-3.
ARCHIVIARE CON ONORE – Con una penalizzazione difficilmente evitabile e/o quantificabile, a cinque gare dal termine la Reggina sa già di non poter coltivare sogni di gloria. La sconfitta dell’Alessandria a Cremona, consegna una teorica salvezza in attesa appunto degli organi di giustizia sportiva. Un campionato che andrà archiviato con onore, andando a testa alta al cospetto di avversari ai quali sono stati regalati punti nel girone d’andata. Uno di questi ci ospiterà domenica: l’Ascoli non ha più quel Sabiri capace di prodezze balistiche, ma non si è mai schiodato dalla zona playoff.
REGGINA – BENEVENTO 0-3
Reti: 21′ Insigne, 79′ Forte, 90’+6′ Moncini
Reggina (3-5-2): Turati; Loiacono (73′ Bellomo), Amione (84′ Aya), Di Chiara; Kupisz, Folorunsho, Crisetig, Cortinovis (84′ Denis), Adjapong (56′ Lombardi); Ménez, Galabinov (56′ Rivas). A disposizione: Micai, Cionek, Giraudo, Stavropoulos, Bianchi, Hetemaj, Tumminello. Allenatore: Stellone.
Benevento (4-3-3): Paleari; Elia (80′ Gyamfi), Vogliacco, Barba, Letizia; Ionita (62′ Tello), Calò (80′ Petriccione), Acampora; Insigne (68′ Viviani), Forte (80′ Moncini), Improta. A disposizione: Manfredini, Foulon, Masciangelo, Pastina, Brignola, Farias, Sau. Allenatore: Caserta.
Arbitro: Andrea Colombo di Como.
Ammoniti: Di Chiara (R), Petriccione (B), Vogliacco (B), Folorunsho (R).