Saranno trasmessi alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro gli atti relativi alle indagini in corso per il duplice omicidio compiuto ieri sera in una campagna di Castrovillari, nel Cosentino. Le vittime, Maurizio Scorza, 57 anni, e la moglie, una 38enne di origine tunisina, sono stati freddati con numerosi colpi di arma da fuoco, probabilmente un fucile. Solo oggi si è appreso che i due si erano recentemente sposati, dopo una lunga convivenza. Già in nottata sul posto si era recato un magistrato della DDA per partecipare ai primi rilievi sul luogo del fatto di sangue, una zona isolata di contrada Cammarata.
L’auto, una Mercedes, era stata abbandonata di traverso sulla strada e con i fari accesi, cosa notata da un residente della zona, che ha avvisato i Carabinieri. I militari hanno poi trovato prima la donna, riversa nell’abitacolo e colpita da diversi proiettili. Nel cofano dell’auto il corpo del marito, anche lui più volte fatto segno di colpi di arma da fuoco. Vicino a lui un capretto morto. Un macabro rituale che farebbe propendere gli inquirenti per la matrice mafiosa degli omicidi. L’uomo, come poi si è appreso, avrebbe dei precedenti per droga e sarebbe stato vicino alle cosche di ‘ndrangheta del Cassanese e dell’alto Ionio cosentino. Nel 2013, a Castrovillari, era scampato ad un agguato, rimanendo ferito. Si attendono gli esiti dell’autopsia che è stata disposta, intanto, dalla Procura di Castrovillari.