“L’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari del Ministero della Salute), che valuta la qualita’ dell’assistenza sanitaria in Italia, ha riconosciuto un altissimo livello di qualita’ all’attivita’ clinica svolta dall’Unita’ operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Mater Domini di Catanzaro, diretta dal prof. Ciro Indolfi.” E’ quanto riporta un comunicato dell’ateneo. In particolare, sono stati analizzati, riporta il comunicato, “la mortalita’ a 30 giorni dopo i diversi tipi di infarto miocardico acuto, la mortalita’ a 30 giorni per scompenso cardiaco e la percentuale di pazienti trattati con angioplastica (cioe’ con lo stent) entro 2 giorni dalla diagnosi di infarto miocardico acuto. Analizzando i dati, non solo la Cardiologia e’ quella che tratta numericamente piu’ pazienti ma e’ anche quella che ha i migliori livelli di qualita’ in assoluto, attestandosi a standard di qualita’ molto alti. In Calabria, una regione in cui la Sanita’ e’ commissariata da anni, nonostante le ristrettezze in cui il personale sanitario della Cardiologia Universitaria e’ costretto a lavorare e nonostante la pandemia da Sars-Cov2, l’unita’ operativa di Cardiologia mantiene elevatissimo lo standard assistenziale, come documentato da una indagine indipendente come quella che Agenas conduce ogni anno in tutte le strutture italiane”. “Per quanto riguarda invece l’attivita’ complessiva dell’Azienda ospedaliero-universitaria Mater Domini – e’ detto ancora – si puo’ evincere che la maggior parte dell’attivita’ clinica dell’intero ospedale (il 53,5%) e’ svolta dal dipartimento cardiovascolare costituito appunto dalla O.c. di Cardiologia e dall’U.oc. di Cardiochirurgia”. “I numeri, la qualita’ sono importanti – ha afferma Indolfi – perche’ raggiunti nella regione da sempre considerata fanalino di coda della sanita’ in Italia e da piu’ di 10 anni in piano di rientro. La nostra unita’ operativa e’ l’unica unita’ che effettua procedure in urgenza H24, 7 giorni su 7, per questo chiediamo attenzione per non ritrovarci poi con riduzione di posti e personale, come avvenuto nello scorso mese di gennaio. Sono pero’ fiducioso che il nuovo corso intrapreso nella sanita’ regionale portera’ opportunita’ importanti di valorizzazione del patrimonio di conoscenze e competenze che con tanta fatica e’ stato accumulato in questi anni”. “Indolfi, con piu’ di 25 mila citazioni -riporta ancora il comunicato dell’Ateneo – e’ il ricercatore piu’ citato dell’Umg e, in questi anni, ha formato cardiologi che prestano la propria attivita’ nei vari ospedali calabresi. La Cardiologia del Policlinico universitario di Catanzaro ha effettuato piu’ di 43 mila procedure in emodinamica e oggi viene riconosciuta da enti nazionali e non locali, come un centro di eccellenza. Tale e’ non solo perche’ cura molti calabresi cardiopatici, in elezione e soprattutto in condizioni di urgenza/emergenza, ma anche perche’ e’ l’unico centro in regione a trattare per via percutanea tutte le cardiopatie strutturali, come la stenosi aortica severa con la Tavi, l’insufficienza mitralica e tricuspidale con la cosiddetta riparazione percutanea”.
Sanità Catanzaro, Agenas: “All’UMG alti livelli di qualità della Cardiologia Universitaria”
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