Non sappiamo se è stata incapacità di programmazione ed organizzativa o se qualcosa non è andata come previsto oppure se stanno in piedi tutte e due le motivazioni. Una cosa è certa: l’aver assistito ed anche subito quel palco allestito dall’Amministrazione Comunale in Piazza Steri, nel cuore del centro storico di Rossano, lì fisso immobile e deserto per un mese intero, senza manifestazioni e senza alcun altro utilizzo degno di questo nome, rappresenta una delle fotografie più eloquenti ed emblematiche in ordine di tempo del pressapochismo, della superficialità, della non trasparenza e del non governo della cosa pubblica in questa parentesi Stasi.
È quanto dichiara la consigliera comunale e assessore provinciale Adele Olivo parlando di vero e proprio spreco di risorse pubbliche per il costo (oltre 7000 euro) sborsato ancora una volta da un esecutivo senza bussola per una struttura logistica di fatto inutilizzata e che è servita, si fa per dire, soltanto per creare disagi alla fruizione dell’ufficio postale del centro storico, al bancomat lì presente ed a tutta la normale calpestabilità di quella piazza.
A cosa è servito? È così che si programma? È così che si buttano le risorse pubbliche? È così che si maltratta il centro storico, anzi uno dei due di cui può vantarsi e godere l’appeal turistico-culturale di questa grande Città d’arte e che altrove rappresenta invece la vetrina principale ed il sipario principale di programmazioni non solo estive di straordinario successo e visibilità? Cosa passa – insiste la consigliera – nella testa dei nostri amministratori, in primis del Sindaco?
È ormai evidente che molte cose non quadrano e che si naviga a vista, essendosi resi protagonisti di un’ennesima occasione mancata – continua – per costruire un’attrattiva turistica qualificata e duratura per un patrimonio identitario e culturale di cui purtroppo questa Giunta Municipale non riesce a coglierne le straordinarie potenzialità. Altrimenti, non avremmo subito l’umiliazione di questo deserto incomprensibile ed inaccettabile per l’intera Città.
Pertanto, dopo subito un mese di nulla con un palco vuoto in mezzo alla piazza – aggiunge – qualora dovessero esservi, così come pare stia emergendo in queste ore, degli insuperabili problemi di sicurezza connessi alle uniche due date previste di concerti, invitiamo il Primo Cittadino a non preoccuparsi più di tanto dell’eventualità di spostare altrove anche quegli unici due appuntamenti estivi programmati nel centro storico, perché nessuno se ne accorgerebbe, purché – chiosa la Olivo – tolga quel palco inutile, divenuto simbolo estivo dell’incapacità amministrativa che blocca Corigliano-Rossano.