“Un approccio diverso nel metodo che deve essere assolutamente tecnico-scientifico e l’assoluta prioritaria necessità di liberare finalmente la Città dall’attraversamento interurbano che la ha resa schiava di un sistema trasportistico inadeguato e non più sostenibile”. Con questa posizione l’amministrazione comunale si è confrontata oggi con l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto e con il suo presidente ing. Mario Mega, durante il focus convocato dalla stessa AdSP sul porto di Villa per il DPSS (Documento di programmazione del Sistema Portuale dello Stretto).
“Due – spiegano in una nota il sindaco Giusy Caminiti, la giunta e il gruppo consiliare “Città in movimento” – le considerazioni preliminari e di metodo che quest’Amministrazione ha posto al tavolo del confronto: non si può parlare di sistema portuale senza il supporto adeguato di dati precisi, studi preliminari, progetti di prefattibilità. Riteniamo che il sistema portuale vada, inoltre, raccordato alla visione di Città e il Piano regolatore portuale (di cui il DPSS è documento preliminare) deve essere armonizzato con il Piano strutturale comunale di cui Villa deve ancora dotarsi. Ogni azione avrà effetti diretti sulla Città e sul suo sviluppo e, per tale ragione, andrà calibrata attraverso un confronto approfondito di natura tecnico-scientifica che allo stato è allo studio di un ulteriore livello, servendo il DPSS a delineare l’area di competenza dell’autorità portuale e non anche gli interventi all’interno di questa (già ben indicati, però, dall’AdSP).
Il documento di pianificazione strategica di sistema, infatti, non solo definisce gli obiettivi di sviluppo, ma ha la funzione, altresì, di individuare e perimetrare le aree destinate a funzioni strettamente portuali e retro-portuali, le aree di interazione porto-città e i collegamenti infrastrutturali di ultimo miglio di tipo viario e ferroviario coi singoli porti e gli attraversamenti del centro urbano. Dopo cinquant’anni di attesa sarà la Città a decidere del suo futuro e non certo solo perché il Comune è, per legge, chiamato ad esprimere un parere sul documento di pianificazione strategica di sistema redatto dall’AdSP, ma perché ogni scelta deve essere frutto di una determinazione illuminata e consapevole, condivisa con l’intera comunità cittadina.
La proposta della realizzazione di nuovi scivoli nell’area dell’ex lido Cenide – sostiene la maggioranza villese – si pone in contrasto con tutte le decisioni assunte dai consigli comunali all’unanimità e a prescindere dal colore politico: la Città chiede da sempre lo spostamento degli approdi a sud come priorità, perché vuole sia restituito ai cittadini il suo cuore (le vie del centro ‘liberate’; i piazzali autostradali all’uscita dell’A2 ‘convertiti’ in polmone verde) e perché vuole uno sviluppo diportistico che comprenda non solo l’area del molo sottoflutto (il futuro approdo turistico), ma anche le invasature in uso alle società private di navigazione. Su questo si è avuto l’ok del presidente Mega, il quale si è reso assolutamente disponibile alla restituzione degli approdi privati non appena sarà realizzato il porto a sud in modo che tutta quell’area fino al molo sottoflutto in località Croce Rossa diventi porto turistico.
Il presidente Mega si è reso altresì disponibile a recepire e discutere le proposte modificative che la Città vorrà far pervenire nel prossimo futuro, al fine di poter licenziare il DPSS e poi passare alla fase successiva di redazione del Piano Regolatore Portuale.
L’Amministrazione ha chiesto all’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di impegnare le somme a sua disposizione in tutti quegli studi preliminari alla progettazione del porto a sud e negli investimenti propedeutici alla realizzazione dei nuovi approdi. Peraltro, resta inteso che anche quella soluzione dovrà essere supportata da una corretta analisi costi benefici, in termini non soltanto trasportistico-economici, ma anche e soprattutto ambientali, di salvaguardia della costa e della spiaggia di Acciarello, di un nuovo modello di sviluppo sostenibile per Villa San Giovanni”.
Presente all’incontro, con il sindaco e l’esecutivo, anche l’ufficio di presidenza del consiglio comunale: “Un metodo deciso dall’Amministrazione in questa fase di ascolto. La fase decisionale, come è corretto che sia, coinvolgerà l’intero civico consesso nelle sedi opportune, come anche la Città in tutte le sue anime e componenti”.