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CdL Reggio Calabria: “Più tutele per la gestione separata”

Rafforzare le tutele per i professionisti senza cassa, garantendo la sostenibilità del sistema e il rispetto delle attività ordinistiche. È questa la direzione indicata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ascoltato in audizione l’11 dicembre, presso la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, sulla proposta di legge del CNEL riguardante le misure di welfare per i professionisti iscritti alla Gestione Separata dell’INPS. I rappresentanti del CNO hanno sottolineato come la proposta colmi storiche carenze nelle protezioni sociali dei professionisti senza cassa e ampli la platea degli aventi diritto. Particolarmente apprezzate le tutele per maternità, congedo parentale, malattia e degenza ospedaliera. In particolare la previsione di un livello minimo garantito per l’accesso all’indennità di maternità per le libere professioniste (pari al 150% dell’assegno sociale), che consente di superare l’eccessiva variabilità dei redditi, e la scelta di eliminare l’obbligo di astensione dall’attività lavorativa per poter fruire del congedo parentale, innalzando l’indennità all’80%. Positivo anche l’incremento delle indennità di malattia e la possibilità di accedere all’ISCRO, pur non avendo formalizzato l’iscrizione alla Gestione Separata, se si è in regola con i contributi. Tuttavia è importante – secondo la categoria – che l’ampliamento delle tutele per i professionisti privi di cassa si attui preservando l’equilibrio complessivo del sistema. Infine, è stato rimarcato come le previsioni contenute nella proposta di legge CNEL siano in linea con il recente orientamento del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha previsto la possibilità di ricongiunzione dei contributi tra gestioni previdenziali diverse, inclusa la Gestione Separata INPS. La proposta di legge sul welfare dei professionisti iscritti alla Gestione separata dell’INPS nasce dall’esigenza di colmare un vuoto storico di tutele sociali e previdenziali. Si tratta di una categoria in crescita che, pur contribuendo in modo significativo al tessuto economico del Paese, è rimasta a lungo priva di garanzie adeguate nei momenti di difficoltà. L’intervento normativo mira a rafforzare la protezione sociale attraverso misure che spaziano dalla maternità alla malattia, dal congedo parentale alla continuità reddituale, fino alla creazione di un fondo autonomo dedicato. Testo dell’audizione su www.consulentidellavoro.it.

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