La magia del jazz e il suo influsso sulle arti negli anni Trenta del Novecento e nel secondo dopoguerra in una breve storia con audio e video curata da Enzo Capua, musicologo e giornalista, reggino doc anche se vive a New York, in città per le festività natalizie. Enzo Capua, per molti anni consulente di Umbria Jazz, è autore tra l’altro di una storia del jazz, arte delle arti, pubblicata in due agili volumetti dall’Editrice Sperimentale della Fondazione Mediterranea.
La conferenza sulla storia del jazz, organizzata dalla Fondazione Mediterranea presso l’auditorium del Conservatorio di Musica F. Cilea, arricchita con audio e videoproiezioni, ha messo in relazione il jazz con le altre arti: danza, letteratura, cinema, arti visive.
Nella cornice del periodo che va dai primi anni ’30 fino alla fine degli anni ’50, Enzo Capua ha proposto al pubblico presente al Conservatorio di Reggio Calabria una speciale lettura analitica di un’epoca cruciale per lo sviluppo delle arti nel Novecento, in rapporto con l’allora nuova arte musicale, il Jazz.
La conferenza è la seconda parte di un più ampio percorso il cui primo step si è tenuto all’Atelier della facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea nel Dicembre del 2019, con l’analisi dei valori e delle radici del jazz, dalla sua nascita fino alla fine degli anni ’20. Per rendere più fruibile la conferenza, questa è stata preceduta una breve sintesi di quanto esposto nel 2019 alla Mediterranea. La terza parte, dagli anni Sessanta ai giorni nostri, verrà trattata in seguito, in una data e luogo da stabilire nel 2026.
Qualche cenno biografico dell’autore. Enzo Capua da oltre quaranta anni è giornalista specializzato in musica e operatore culturale. Ha lavorato per molte testate italiane: Reporter, Italia Sera, Rolling Stone, Fare Musica, ecc. Ha condotto numerosi programmi radiofonici per la Rai fin dal 1979. Accanto a questa attività giornalistica ha diretto e prodotto cortometraggi e documentari per la Rai e Stream. Dal 1999 risiede a New York, dove lavora come corrispondente per la rivista Musica Jazz. Inoltre ha rappresentato per oltre venti anni negli Usa il Festival Umbria Jazz, per il quale ha svolto la funzione di consulente artistico con il mandato di creare i collegamenti con tutte le istituzioni Americane e Italiane in ambito culturale. Da queste istituzioni è riconosciuto come la personalità più influente nei rapporti Usa-Italia in campo jazzistico. Nel 2005 ha pubblicato presso l’editore Touring Club di Milano il libro “New York Night & Day”, che raccoglie le sue esperienze di vita nella metropoli americana accanto alla storia della città stessa.
Nel 2020 ha pubblicato, per conto dell’Editrice Sperimentale Reggina della Fondazione Mediterranea, due volumi sulla storia del jazz e sulle ramificazioni culturali di tale linguaggio musicale, intitolati: “Il Jazz Arte delle Arti, vol. I e vol. II”. Sempre nel 2020 gli è stato conferito il premio speciale “Città del Sole” in qualità di calabrese divulgatore della cultura musicale nel mondo.
Il meeting musicale si è aperto con i saluti della prof. Dina Tullio Donatone, delegata del Direttore prof. Francesco Romano, impegnato fuori sede, e del presidente del Conservatorio di Musica dr. Eduardo Lamberti Castronuovo, anche lui impegnato fori sede. Il presidente della Fondazione Mediterranea dr. Vincenzo Vitale ha illustrato l’iter che ha portato alla promozione dell’evento e alla pubblicazione sulla storia del Jazz. A descrivere la complessa figura dell’autore ci ha pensato il dott. Umberto Montella, appassionato musicofilo e componente del Comitato Scientifico della Fondazione Mediterranea, cui è spettato anche il compito di moderare e gestire il variegato percorso culturale tracciato dal relatore Enzo Capua.
